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    I dolori di Francesco Oppini, anima bella (e corazzata) del GFVip

    Francesco Oppini
    Di Franco Bagnasco
    Pubblicato il 29 Set. 2020 alle 13:08 Aggiornato il 29 Set. 2020 alle 13:09

    Tenete d’occhio Francesco Oppini perché è “Tanta roba” (cit.). Mentre nella Casa del “Grande Fratello Vip” dominano le liti da portineria, Dayane Mello fa da tappezzeria di lusso (passando come al solito totalmente inosservata nel mondo dei reality) e Tommaso Zorzi si affloscia (come avevo previsto su queste pagine) tra boria, cinismo e faccette di sufficienza, si fa strada pian piano la bella interiorità del 38enne figlio di Franco Oppini, cabarettista dei Gatti di Vicolo Miracoli, e di Alba Parietti. Ovvero l’ex showgirl più scomoda d’Italia, passata dai tele-sgabelli calcistici di “Coscialunga della sinistra”, come fu definita, a opinionista e polemista.

    L’anima di Oppini Jr. ha potuto brillare ieri sera in una pagina molto toccante del programma. Una confessione a cuore aperto fatta spesso tra le lacrime. Parlando prima del divorzio dei genitori, poi dell’incidente occorso anni prima alla madre, infine di quello in cui due anni dopo perse la vita la sua ex, Luana, alla quale era legatissimo.

    Nato a Torino il 6 aprile 1982, Francesco Oppini fa il venditore in una concessionaria di automobili a Milano, e ogni tanto si concede qualche digressione sotto i riflettori, come accadde per “La Fattoria”.

    A Cinecittà si è raccontato così, surclassando di un milione di punti il coming out a gettone di Gabriel Garko di venerdì scorso. Riporto la testimonianza integralmente, perché merita: “La mia infanzia è una sorta di nido felice, fino a quando all’età di dieci anni i miei si lasciano. Era un continuo essere sbattuti in copertina, a rotazione, sui giornali, e tutto mi arrivava addosso come un treno. I miei genitori sono stati molto intelligenti in questo: hanno cercato di farmi sentire la famiglia più unita di prima. Da qui è iniziato un senso di serenità, che è andato avanti sino a una notte del 2004, quando per la prima volta ho avuto paura di perdere mia madre. Ero a casa con alcuni amici e tra una pausa e l’altra di un film ho letto improvvisamente sul televisore: “Alba Parietti: incidente gravissimo in autostrada”. Poi vedo la macchina di mia madre sotto un Tir. La situazione era molto grave, però lei è riuscita a prendere il telefono e a confortarmi sul fatto che comunque fosse viva. Quando tu arrivi a 38 anni con due genitori in salute, belli, sereni, capisci che hai qualcosa su cui puoi contare veramente”.

    “Poi purtroppo, nel 2006… C’era Luana, un amore fresco, appena sbocciato, il classico amore passionale che vive un ragazzo di 24 anni d’estate. Andavo al lavoro la mattina e sorridevo a ogni cosa, in un mondo fatato. Il giorno prima del suo compleanno ebbe un incidente d’auto nella notte tornando dal lavoro e purtroppo non ne uscì viva. Sicuramente è stato qualcosa all’epoca troppo forte per me. Se oggi sono quello che sono lo devo a lei perché nessuno mai nella vita mi ha insegnato a sorridere così. Siamo nel 2020, c’è chi adesso è la mia vita, Cristina (Tomasini, ndr), la persona che mi ha fatto tornare la gioia di vivere, di non pensare a quello che potrebbe essere stato e può essere successo. È il mio piedistallo vero e io spero di esserlo per lei”.

    Poi Francesco, rispondendo ad Alfonso Signorini, si è soffermato ancora sulla figura di Luana: “Per vivere faceva due lavori: uno di giorno e uno di notte. Vendeva case e faceva la ragazza che si occupa delle liste d’ingresso nei locali, per fare entrare le persone. Lo faceva anche per aiutare la famiglia che poteva avere bisogno, soprattutto quando scoprì che la madre aveva un nodulo al seno. La portava a fare visite che nessuno riusciva a farle fare. Lei era vita. E quando le persone sono vita non sono mai morte, in nessun caso”.

    Il carattere scanzonato di Oppini, sempre pronto all’ironico cazzeggio, si fa risalire invece a una frase di nonna Graziella: “Da piccolo faceva sempre il pagliaccio perché non voleva che mamma e papà litigassero”. E l’interessato conferma: “Sono un po’ così anche adesso”. Insomma un sopravvissuto alle ferite della vita, anche laceranti, che ha cercato di combattere a suon di sfrontato ottimismo, creandosi una corazza che appare molto solida. E anche se Fulvio Abbate, eliminato ieri, prima di andarsene l’ha criticato pesantemente ipotizzando che voglia sempre dominare sul gruppo, Francesco (se restiamo alla media maschile di quel che si vede nella Casa), senza dubbio giganteggia.

    Sa stare al gioco ma senza prendersi troppo sul serio. E non nasconde, con sincerità, di essere lì dentro per monetizzare un po’. “A volte si pensa che per un figlio d’arte sia tutto facile. Io in realtà nella vita ho preso una strada diversa. Poi ogni tanto ci casco in mezzo, come in questo caso, ma lo faccio anche volentieri: può essere una possibilità diversa per il futuro”. In mezzo a tanta finzione a uso di telecamera, teniamoci stretto questo Peter Pan addomesticato dalla vita.

    Leggi anche: 1. Perché Gabriel Garko sta sbagliando tutto (di Selvaggia Lucarelli) / 2. GF Vip, il favorito Tommaso Zorzi è il niente che avanza ( di F. Bagnasco) / 3. Gabriel Garko e il coming out un tanto al chilo (di F. Bagnasco)
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