Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Menu
Home » Spettacoli

Antonio Ricci: “Achille Lauro cresciuto nella miseria? Andava in vacanza con il padre magistrato a Cortina. È solo marketing”

Di Giulia Angeletti
Pubblicato il 22 Giu. 2020 alle 17:08 Aggiornato il 22 Giu. 2020 alle 20:23

“Non lo trovo sincero. Penso sia un ottimo prodotto di marketing, un perfetto indossatore per Gucci”. A parlare così di Achille Lauro, il noto rapper che quest’anno ha stupito il pubblico sanremese salendo sul palco dell’Ariston con degli eccentrici outfit e il suo nuovo successo dal titolo Me ne frego, è Antonio Ricci in un’intervista al Corriere della Sera. Il patron di Striscia la Notizia torna dunque ad attaccare il cantante dopo che già lo scorso anno la trasmissione satirica di Canale 5 di cui è al timone aveva provveduto a recapitare ad Achille Lauro, tramite l’inviato Valerio Staffelli, un tapiro d’oro per via di alcuni riferimenti alla droga contenuti nel testo di Rolls Royce, brano del suo esordio al Festival della canzone italiana.

“Per fare il trapper raccontava nelle interviste di essere cresciuto nella miseria, tra droga e carcere. Appena arrivato al festival di Sanremo, per allargare il suo pubblico, ha spacciato la sua canzone sulla droga Rolls Royce come se fosse la rilettura della Balilla di Giorgio Gaber. Abbiamo avuto cantanti e poeti che hanno apertamente scritto opere sull’argomento droga, sinceramente e senza problemi”, ha continuato Ricci ricordando il servizio in cui, una volta ricevuto il tapiro da Staffelli, Achille Lauro aveva replicato dando dell’ignorante all’inviato. Secondo Ricci Achille Lauro “appena annusato l’odore del quattrino, si è genuflesso a Gigi Marzullo”, proprio come “un vero “maledetto” doc”. “È riuscito a sostenere che il suo album “Dio c’è” – ha aggiunto –  sia una riflessione religiosa, quando invece è l’acronimo di DrogaInOfferta CostiEconomici. Ha ricevuto pure il plauso dell’Avvenire”. Poi, per quanto riguarda le polemiche sulla famiglia benestante di Lauro e sulla discussa sessualità del cantate: “Quest’anno è venuto fuori che suo padre è un magistrato di Cassazione e che andavano in vacanza a Cortina. Non vorrei offendere, ma, secondo me, è assolutamente etero, fa finta di essere trisessuale, solo per essere più trendy”.

Leggi anche:

1. Il padre magistrato della Cassazione e la fuga da casa a 14 anni: la storia di Achille Lauro / 2. Achille Lauro bloccato in quarantena a Roma: “Vivo in un Airbnb da 50 giorni” / 3. Achille Lauro rompe il silenzio e parla dei suoi genitori: “Gente onesta che si è fatta sputare addosso senza ricevere nulla”

Leggi l'articolo originale su TPI.it
Exit mobile version