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La nave Sarost 5 approda in Tunisia, ma per il premier i migranti “vogliono andare in Europa”

L'imbarcazione con a bordo 40 migranti era ferma da più di due settimane al largo delle coste tunisine in attesa dell'autorizzazione ad entrare in un porto di Tunisia, Malta o Italia

Di Futura D'Aprile
Pubblicato il 29 Lug. 2018 alle 18:20 Aggiornato il 12 Set. 2019 alle 08:29

La Tunisia ha autorizzato l’attracco sulle sue coste della nave Sarost 5, l’imbarcazione con a bordo 40 migranti ferma da più di due settimane al largo delle coste tunisine in attesa dell’autorizzazione ad entrare in un porto di Tunisia, Malta o Italia.

La notizia è stata data dal premier Youssef Chahed, che ha precisato di aver dato l’autorizzazione per ragioni umanitarie, permettendo così lo sbarco dei profughi salvati dalla nave mercantile Sarost.

I migranti erano stati soccorsi nella zona di recupero maltese dopo che il  loro gommone era entrato in avaria.

“Il primo intervento di salvataggio si è svolto in una zona di competenza delle autorità maltesi. C’è stata una controversia su quale paese avrebbe dovuto accogliere i migranti”, ha precisato il rpimo ministro Chaled.

“La Tunisia ha rifiutato l’apertura di campi per accogliere i migranti. La nave non deve essere usata come un pretesto a questo scopo”, ha però aggiunto il premier tunisino.

“Le condizioni dei profughi a bordo della nave sono buone ed è stata assicurata loro assistenza medica”, ha dichiarato Youssef Chahed.

Il premier ha però voluto precisare che i migranti trasportati dalla Sarost 5 non vogliono restare in Tunisia, preferendo invece raggiungere l’Europa come il loro stesso viaggio dimostra.

Secondo quanto riportato inizialmente dalla Croce rossa tunisina, che aveva localizzato il gommone lunedì al largo delle coste di Zarzis, i migranti avrebbero rifiutato i soccorsi delle autorità di Tunisi perché volevano essere recuperati da navi europee.

“Sono stati vani tutti i tentativi di convincerli a entrare in porto”, ha spiegato il direttore regionale della Croce rossa di Medenine, Manji Salim.

Secondo quanto riportato dalla rete televisiva Nessma la Marina tunisina ha “offerto l’assistenza ai migranti a bordo, senza però poterli convincere ad attraccare”.

Il gommone è stato poi soccorso dalla nave gaziera “Sarost 5”, che non ha ottenuto il permesso per attraccare in un porto tunisino.

I migranti salvati provengono da Mali, Nigeria, Bangladesh, Libia ed Egitto. Tra loro ci sono otto donne e tre bambini.

I membri dell’equipaggio inizialmente hanno ricevuto conferma dalle autorità tunisine di attraccare nel porto di Sfax, ma la decisione è stata revocata poco dopo. La nave ha quindi tentato di entrare nel porto di Zarzis domenica sera senza essere autorizzata, ma non ci è riuscita. 

Da allora, la nave era bloccata in mare a poche miglia nautiche dalla costa tunisina.

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