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    “Demolition man”: così The Economist asfalta Matteo Renzi dopo la scissione Pd

    L'analisi del settimanale economico dopo la scissione interna al Partito Democratico

    Di Veronica Di Benedetto Montaccini
    Pubblicato il 21 Set. 2019 alle 17:26

    “Demolition man”: così The Economist asfalta Matteo Renzi

    L’ex premier Matteo Renzi è stato definito “Demolition man” dal settimanale economico in lingua inglese The Economist. Dopo la scissione interna al Pd, che ha visto la formazione del nuovo soggetto politico di Renzi, Italia Viva, le polemiche non si sono arrestate né in Italia né, a quanto pare, all’estero.

    Matteo Renzi secondo l’Economist

    “Il 17 settembre la politica italiana è stata ancora una volta gettata in confusione – scrive The Economist – Matteo Renzi, primo ministro per quasi tre anni fino a dicembre 2016, ha annunciato che avrebbe lasciato il Pd per un soggetto tutto suo. Quello sembrava essere il suo primo passo verso la fondazione di un nuovo partito di centristi sulla falsariga di La République en Marche in Francia e di Ciudadanos in Spagna”.

    Il pericolo dopo la scissione Pd, secondo l’analisi che si legge nell’articolo, “è che Renzi avrà presto i mezzi per spogliare il governo della sua maggioranza. Una valutazione, che rallegra i mercati, è che ciò gli consentirà di imporre alla coalizione politiche moderate e favorevoli alle imprese. Ma un altro punto di vista, molto più allarmante, è che Renzi, che si è dimesso da capo del Pd lo scorso anno, rimane affamato di potere e si sbarazzerà del governo non appena crede che sia nel suo interesse farlo”.

    The Economist avvicina poi il soprannome con cui il politico toscano amava farsi chiamare, ovvero “il rottamatore”, all’azione distruttiva che lo stesso Matteo Renzi ha portato a termine all’interno del Partito democratico.

    La risposta di Conte all’articolo di The Economist su Matteo Renzi

    Giuseppe Conte, dal canto suo, avrebbe preferito che Matteo Renzi formalizzasse prima della nascita del governo la decisione di costituire un nuovo partito, ma questo non significa che adesso tema una destabilizzazione da parte dell’ex premier. Il presidente del Consiglio lo dice ad Atreju, la festa di FdI, quando intervistato da Bruno Vespa gli viene citato il titolo dell’Economist sul “Demolition man”.

    “Adesso – precisa Conte – non ho motivo di credere che avrà quel ruolo che descrive il titolo del’Economist”.

    > Il discorso di Giuseppe Conte dal palco di Atreju
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