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Jova Beach Party, gli animalisti contro Jovanotti: “Non ce l’abbiamo con la musica ma ci sta a cuore la natura”

Di Marta Vigneri
Pubblicato il 2 Lug. 2019 alle 17:33 Aggiornato il 12 Set. 2019 alle 03:14

Jova Beach Party Lipu – Mancano pochi giorni all’inizio del tour di Jovanotti sulle spiagge italiane, ma l’evento pop più atteso dell’estate continua a essere oggetto di pesanti critiche.

Dopo i genitori dei bambini non ammessi ai Jova Beach Party a causa di un’incomprensione tra il portale di vendita e gli acquirenti, questa volta a scagliarsi contro Jovanotti sono gli ambientalisti della Lega Italiana per la protezione degli uccelli (Lipu).

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In una nota diffusa il 1 luglio 2019, l’associazione animalista esprime preoccupazione per l’impatto che i concerti in spiaggia potrebbero avere sull’ambiente circostante, in particolare sugli ecosistemi delle spiagge dove si svolgeranno i concerti.

Il primo è quella di Lignano Sabbiadoro, dove Jovanotti inaugurerà il tour il 6 luglio prossimo.

La Lipu è così preoccupata da aver chiesto agli organizzatori di annullare le date degli eventi che si svolgeranno nei siti più delicati.

Non ce l’abbiamo con la musica ma ci sta a cuore la natura, già sottoposta a troppe pressioni” dichiara nella nota Marco Gustin, responsabile Specie e ricerca della Lipu.

“Le imponenti strutture necessarie allo svolgimento dei concerti, le opere propedeutiche e le decine di migliaia di persone che popoleranno ogni evento rappresentano problemi oggettivi che non possono lasciare insensibili gli organizzatori del tour e lo stesso Jovanotti. Si è ancora in tempo per rinunciare alle date più impattanti e aumentare le attenzioni per tutte le altre”.

Gli ecosistemi più a rischio sarebbero quelli di Vasto e del Lido degli Estensi, località balneare in provincia di Ferrara.

La Lipu esprime preoccupazione anche per il concerto previsto in Lazio, a Marina di Cerveteri, che è già una soluzione alternativa a quella prevista all’inizio. Il concerto doveva svolgersi nei pressi del Monumento naturale di Torre Flavia, a Ladispoli, ma era stata annullata proprio a causa delle pressioni degli ambientalisti.

In particolare gli attivisti temono l’impatto che i concerti potrebbero avere sul fratino, una delicata specie di uccello che nidifica proprio nel ferrarese.

“Molti fan di Jovanotti ci hanno scritto chiedendo di essere sensibili alle esigenze dell’artista e dei suoi appassionati. Ebbene, la Lipu e gli ambientalisti non ce l’hanno con la musica, che anzi amano e apprezzano come chiunque altro”, dichiara Danilo Selvaggi, Direttore generale della Onlus.

Jovanotti può suonare sulle spiagge ma il fratino non può nidificare nei palasport: se non si coglie questa asimmetria, applicabile a molti altri casi di pressione antropica, non si capisce il dramma che in generale la natura sta vivendo e la richiesta di aiuto che in mille modi ci invia, alla quale davvero nessuno può più sottrarsi”, conclude Selvaggi.

Eppure i Jova Beach Party, sponsorizzati come eventi che avrebbero promosso pratiche “amiche dell’ambiente” e plastic free, hanno ottenuto addirittura il patrocinio del Wwf .

Ma questo non basta per gli ambientalisti della Lipu, che hanno a cuore l’ecosistema più del divertimento estivo dei fan di Lorenzo Cherubini.

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