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Come avere la pancia piatta e tonica con l’intervento di addominoplastica

Di Redazione TPI
Pubblicato il 22 Lug. 2022 alle 13:21

L’addominoplastica è uno tra gli interventi di chirurgia plastica più richiesti, specialmente da persone che presentano un accumulo di grasso sulla pancia che non si riesce a eliminare nonostante dieta e allenamento, oppure pelle cadente, risultato magari di dimagrimenti repentini e non graduali, ma anche da donne che vogliono ripristinare lo “status quo” del proprio corpo, a seguito di gravidanze, essendo quella descritta prima una tipica situazione post-parto.

Abbiamo chiesto al Dr Luca Piombino, Specialista in Chirurgia Plastica, Ricostruttiva ed Estetica, di spiegare come si svolge l’intervento di addominoplastica.

Dottor Piombino, quando si ricorre all’addominoplastica?

L’intervento di addominoplastica è indicato in ogni caso in cui si abbia un addome pendulo, con tessuto in eccesso. Attraverso questa procedura è possibile eliminare la pelle in eccesso, correggere la diastasi dei muscoli retti e, se abbinata ad una liposuzione dei fianchi, anche il grasso in eccedenza. In questo modo, il ventre viene nuovamente definpioito e la parete addominale rinforzata grazie alle tecniche di sutura utilizzate.

A chi è adatto questo intervento?

E’ adatto a chiunque presenti grasso in eccesso e/o lassità della parete addominale, alle donne che desiderano correggere la diastasi dei muscoli retti sorta a seguito di una o più gravidanze e anche a chi desidera migliorare inestetismi cutanei quali cicatrici e smagliature nel ventre.

Come si svolge l’addominoplastica?

L’intervento si svolge in anestesia generale e ha una durata variabile tra le due e le tre ore. Cercando di semplificare il più possibile l’iter, si parte con un’incisione trasversale al di sopra del pube, si procede con lo scollamento della parete addominale, all’isolamento dell’ombelico e alla plicatura dei muscoli retti, per correggere la diastasi addominale. Si prosegue, poi, con la trazione verso il basso della parete addominale, con la resezione del tessuto in eccesso e la sutura dei margini. L’intervento si conclude con il riposizionamento dell’ombelico.

Come avviene la correzione della distasi dei muscoli retti?

La diastasi addominale viene corretta attraverso l’avvicinamento, mediante sutura, dei margini muscolari lungo la linea mediana.

Le cicatrici residue sono molto grandi?

Solitamente, le cicatrici sono due, una lunga e trasversale sopra al pube, che può essere facilmente nascosta dallo slip, e una attorno all’ombelico. In ogni caso, se trattate in modo corretto, le cicatrici con il passare del tempo tendono a schiarirsi, diventando quasi impercettibili.

Cosa consiglia a chi desidera sottoporsi a questo intervento?

Suggerisco di affidarsi sempre ad un chirurgo plastico, ricostruttivo ed estetico abile e preparato, con esperienza e una casistica di interventi sufficiente a poter garantire risultati validi e duraturi nel tempo.

Ovviamente, nel sottoporsi a questo tipo di interventi per ritrovare confidenza con il proprio corpo, senza più la sensazione di costante disagio, non c’è affatto nulla di male. Tuttavia, è sempre bene tenere a mente che un intervento chirurgico di questo tipo non può e non deve essere considerato dal paziente come una mera “scorciatoia” per perdere peso: infatti, per ottenere effetti estetici benefici e duraturi, a volte può anche essere sufficiente modificare il proprio stile di vita, adattandolo ad una quotidianità più sana ed equilibrata, oppure ricorrere all’allenamento e allo sforzo fisico, anche facendosi aiutare, in entrambi i casi, da professionisti del settore, come un dietologo o anche “solo” un personal trainer.

L’addominoplastica non deve trasformarsi in una via più breve e meno faticosa per raggiungere il risultato sperato, ma deve rimanere un’opzione da prendere in considerazione, laddove le altri opzioni non si dovessero rivelare sufficienti.

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