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    Zingaretti gela Renzi: “No a un governo Pd M5S”

    Nicola Zingaretti, segretario del Pd. Credit: Afp/Andrea Ronchini/NurPhoto

    Il segretario dem risponde con un secco all'appello dell'ex premier per un esecutivo istituzionale

    Di Enrico Mingori
    Pubblicato il 11 Ago. 2019 alle 13:11

    Il segretario del Partito democratico, Nicola Zingaretti, risponde con un secco no all’appello lanciato dal suo predecessore Matteo Renzi per la formazione di un governo istituzionale che scongiuri l’ipotesi di elezioni anticipate ad autunno (qui le ultime notizie sulla crisi di governo).

    “È credibile imbarcarsi in un esperienza di governo Pd-M5S per affrontare la drammatica manovra di bilancio e poi magari dopo tornare alle elezioni (perché di questo stiamo parlando)? per affrontare la drammatica manovra di bilancio e poi magari dopo tornare alle elezioni? Su cosa? Nel nome della salvaguardia della democrazia? Io con franchezza credo di no. Ho anzi il timore che questo darebbe a Salvini uno spazio immenso di iniziativa politica tra i cittadini. Griderebbe lui allo scandalo. Daremmo a lui la rappresentanza del diritto dei cittadini di votare e decidere. Davvero allora i rischi plebiscitari sarebbero molto seri”, scrive Zingaretti in un intervento a sua firma su HuffingtonPost.

    “Vedremo cosa accadrà nei prossimi giorni, per fortuna nei passaggi ci guiderà la saggezza e l’autorevolezza  del presidente Mattarella”, prosegue il segretario del Pd. “Ma il primo passaggio per costruire l’unità  è evitare di instillare veleno tra noi: non si dica che chi sostiene queste idee è per far fuori qualcuno, perché gli avversari io li ho sempre considerati e li considero fuori di noi”.

    L’intervento di Zingaretti è di fatto una risposta indiretta alle parole pronunciate da Renzi in un’intervista rilasciata oggi al Corriere della Sera. “Votare subito è folle. Ci vuole un governo istituzionale che permetta agli italiani di votare il referendum sulla riduzione dei parlamentari, che eviti l’aumento dell’Iva, che gestisca le elezioni senza strumentalizzazioni”, sostiene l’ex premier.

    Ma il segretario dei democratici non è d’accordo. “Tutto il Partito democratico in questi lunghi mesi ha escluso con toni diversi qualsiasi ipotesi di accordo con il Movimento 5 stelle”, ricorda. “Io sono stato accusato ingiustamente, per mesi, di essere il fautore di questo progetto nascosto. Ricordo, non per polemica ma per ricostruzione storica, il rifiuto assoluto anche solo di voler discutere di questo tema. In molti casi si è arrivati a teorizzare che in realtà con Lega e 5 stelle ci si trovasse di fronte a due destre, due facce della stessa medaglia entrambe pericolose e illiberali da sconfiggere. Ho combattuto con tutte le mie forze questa analisi che però ha sicuramente contribuito a ridurre i margini di manovra della nostra iniziativa politica”.

    “Ho ben chiara la minaccia rappresentata dall’iniziativa di Salvini, addirittura per la tenuta della democrazia liberale, ma il sostegno a ipotesi pasticciate e deboli, non illudiamoci, ci riproporrebbe ingigantito lo stesso problema tra poche settimane”, prosegue Zingaretti.

    Secondo il segretario Pd, “occorre dunque prepararsi con coraggio e passione alla battaglia politica”. “Occorre una nuova visione e un nuovo programma e su questo chiamare a raccolta il Paese migliore. Senza egoismi o personalismi. Dovremo trovare insieme la persona che meglio sappia rappresentare questa ricchezza e sostenerla con tutte le nostre forze perché l’Italia questo si aspetta da noi”.

    Crisi di governo, Renzi: “Folle voto anticipato, facciamo un esecutivo istituzionale”
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