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    Zaia: “In Veneto così tanti casi solo perché facciamo più tamponi di tutti”

    Luca Zaia Credits: ANSA
    Di Veronica Di Benedetto Montaccini
    Pubblicato il 28 Dic. 2020 alle 11:44 Aggiornato il 28 Dic. 2020 alle 11:48

    In Veneto la situazione è assolutamente seria, e lo sarà fino a quando avremo dimesso l’ultimo paziente. Il Covid è un incubo. Ma da qui al leggere i dati senza la necessaria consapevolezza, ce ne corre”. Il governatore della Regione Veneto Luca Zaia in un’intervista al Corriere della Sera parla dei dati diffusi negli ultimi giorni, che danno la Regione da lui guidata in testa alla classifica per contagi.

    “Passiamo tutti i giorni per la Regione con il maggior numero di contagi – dice – il primo giorno che ci siamo presi il primato avevamo fatto circa 60mila tamponi tra rapidi e molecolari. I contagiati erano 3.000, quindi il 5 per cento. In quello stesso giorno, la Regione che passava per la migliore aveva trovato 40 positivi su 400 tamponi. Il che significa il 10 per cento: il doppio”.

    “Noi da sempre – dice ancora Zaia – facciamo un gran numero di tamponi rapidi. Che però non possono essere inclusi nella statistica. O meglio: i positivi sono contati, ma il loro numero viene caricato sui soli tamponi molecolari. Ma nei prossimi giorni, questo cambierà”.

    Va ricordato però che in Veneto nelle ultime 24 ore sono stati individuati oltre 5mila nuovi casi, a fronte di 13.776 tamponi e un tasso di positività schizzato al 36,3 per cento, un vero record rispetto a quello nazionale che, anche se in rialzo, si ferma però al 12,4 per cento.

    Poi, sul vaccino il presidente di Regione dice: “Certamente mi vaccinerò, ma soltanto quando arriverà il mio turno”. Il riferimento è al presidente della Campania Vincenzo De Luca che si è vaccinato ieri facendo esplodere la polemica.

    “In Veneto – conclude – abbiamo avuto una pre-adesione del 90 per cento. Però credo che ormai i tempi siano maturi per un passaporto sanitario. Le compagnie aeree hanno iniziato a dire che vogliono passeggeri con la garanzia del vaccino, ma presto cominceranno a chiederlo le strutture ricettive, gli spazi per congressi e via dicendo. In Veneto, certamente, potremo provvedere rapidamente”.

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