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    “Non parlate di buongoverno, attaccate solo il Pd, trovate una famiglia terremotata”: ecco i punti del “vademecum” di Salvini ai candidati per le regionali in Emilia Romagna

    Di Giulia Angeletti
    Pubblicato il 30 Dic. 2019 alle 09:55 Aggiornato il 30 Dic. 2019 alle 10:40

    Il vademecum di Salvini per i candidati della Lega in Emilia Romagna: “Usate la clava con Bibbiano”

    “Usate la clava con Bibbiano, attaccate solo il Pd e trovate a Salvini una famiglia terremotata”. Sono solo tre degli otto punti del vademecum stilato dai candidati della Lega nel pomeriggio di ieri, domenica 29 dicembre, nel corso dell’incontro con Matteo Salvini allo StarHotels Excelsior di Bologna in vista delle elezioni in Emilia Romagna del prossimo 26 gennaio.

    La lista – diffusa da Repubblica – con i diversi “punti strategici” di questa ultima fase di campagna elettorale, con i quali il Carroccio cercherà di conquistare la vittoria nella regione dove si sfideranno per la presidenza Lucia Borgonzoni (Lega) e Stefano Bonaccini (Pd), è stata distrattamente lasciata nell’albergo. L’incontro tra il leader leghista e i candidati è dunque servito per pensare alle ultime “cartucce” da sparare per colpire nel segno e conquistare la più ampia fetta di elettori in quei territori dove il partito di Via Bellerio continuerebbe ad essere sfavorito, almeno secondo i sondaggi che vedono Bonaccini avanti di almeno tre punti rispetto alla sua rivale Borgonzoni.

    Tra questi, a livello di metodo, si suggerisce di “Alzare il livello con giudizio”, ma anche di “sorridere”. Assolutamente vietato, e qui arriviamo al terzo punto del vademecum, “non discutere sul buon governo in Emilia Romagna, perché comunque avvantaggia chi governa”, ma (punto 4) continuare a parlare della “proposta politica”. Punto da sottolineare, poi, è il quinto, quello che invita i candidati del Carroccio a continuare a insistere, a parlare “con la clava”, di Bibbiano.

    Altra raccomandazione importante è poi al punto 6: “dal 19 al 24”, quindi negli ultimi sei giorni di campagna elettorale, il diktat è quello di portare “solo manifesti e simboli della Lega”, dato che non ci sono particolari rapporti con il resto del centrodestra. Il punto 7, invece, è dedicato al modus operandi nei confronti degli avversari: “Non attaccare i 5 Stelle, che stanno scomparendo. Attaccare solo il Pd”, magari insistendo su “Banca Etruria, Cassa di Risparmio di Ferrara, sbarchi…”. Oppure tirando fuori un asso dalla manica, il quale nel vademecum si è addirittura guadagnato un “N.B”: “Dare a Salvini come argomento una famiglia terremotata ancora fuori casa” con l’obiettivo di additare i “ritardi nella ricostruzione” post sisma.

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