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    Sea Watch, la pungente risposta dell’ex pm a Salvini: “Si metta a studiare, faccia il concorso in magistratura e poi parli”

    Di Donato De Sena
    Pubblicato il 4 Lug. 2019 alle 13:09

    Sea Watch, ex pm a Salvini: Si metta a studiare, faccia il concorso, poi parli

    SEA WATCH SALVINI – Ha scatenato un coro di critiche in questi giorni il giudizio espresso da Matteo Salvini sulla magistratura dopo la decisione di un gip di rimettere in libertà la capitana della nave Sea Watch 3 Carola Rackete, arrestata sabato 29 giugno dopo aver fatto attraccare la nave al porto di Lampedusa nonostante l’alt imposto dalle autorità italiane. Dopo l’interrogatorio di lunedì primo luglio ad Agrigento l’arresto della comandante tedesca, il giorno seguente, non è stato convalidato dalla giudice Alessandra Vella.

    Il leader della Lega e ministro dell’Interno ha prontamente risposto dicendo di vergognarsi “per i magistrati”. In una lunga diretta Facebook Salvini ha affermato: “Per la magistratura italiana ignorare le leggi e speronare una motovedetta della Guardia di Finanza non sono motivi sufficienti per andare in galera. È una sentenza politica e vergognosa, che fa male all’Italia. Nessun problema: per la comandante criminale Carola Rackete è pronto un provvedimento per rispedirla nel suo Paese perché pericolosa per la sicurezza nazionale”.

    La risposta dell’ex pm a Salvini sulla Sea Watch: “Si metta a studiare, faccia il concorso in magistratura, poi parli”

    Oggi arriva una replica forte alla posizione espressa vicepresidente del Consiglio. Un ex pm lo ha invitato a studiare e a prepararsi a un concorso in magistratura, prima di parlare. Ne parla l’Adnkronos. “È superiore ad ogni immaginazione – è stata la denuncia di Leonardo Agueci, ex procuratore aggiunto di Palermo e oggi in pensione – la violenza e volgarità di alcuni commenti alla decisione del Gip di Agrigento e davvero profondo è il disgusto che provocano”.

    “Ovviamente – ha proseguito l’ex procuratore – non è in gioco il dissenso verso il contenuto della decisione, che può anche essere opinabile, ma piuttosto la grave sollecitazione all’intolleranza verso la Giurisdizione non gradita al potere od alle masse adeguatamente indottrinate”.

    “E al Ministro Salvini, che invita il Giudice a candidarsi alle elezioni per entrare in Parlamento, mi sento di rispondere con un corrispondente invito a mettersi a studiare diritto per prepararsi al concorso in magistratura!”, ha aggiunto.

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