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    Le regole per tornare a scuola: in classe almeno 1 metro di distanza. Resta l’incognita mascherina

    Di Lara Tomasetta
    Pubblicato il 26 Giu. 2020 alle 17:40

    Le scuole riapriranno il 14 settembre. All fine Regioni ed Enti Locali hanno dato il via libera alle nuove linee guida per il rientro a scuola da settembre. La conferenza Stato-Regioni sul tema scuola si è appena conclusa.  Nella bozza del documento è stato inserito un esplicito riferimento al distanziamento fisico che richiama le raccomandazioni del Comitato Tecnico Scientifico. “Il distanziamento fisico, inteso come un metro fra le rime buccali (le bocche ndr) degli alunni, rimane un punto di primaria importanza nelle azioni di prevenzione”, si legge nella bozza.

    La ministra dell’Istruzione, Lucia Azzolina, ha definito l’accordo un “lavoro complesso ma realizzato tutti insieme” in cui è “stata buona politica per il bene della scuola” e si è ottenuto un “risultato importante”. La ministra ha rimarcato: “è necessario il miliardo in più per la scuola che ho chiesto”.

    “Un ottimo risultato, le Regioni hanno avuto un ruolo determinante nella costruzione di un Piano scuola 2020-2021 che rispondesse il più possibile alle diverse esigenze dei docenti e dei dirigenti scolastici, degli studenti e degli enti locali”. È il commento del presidente della Conferenza delle Regioni, Stefano Bonaccini.

    La nuova bozza del Piano sul rientro a scuola prevede l’istituzione di “Conferenze dei servizi, su iniziativa dell’Ente Locale competente, con il coinvolgimento dei dirigenti scolastici, finalizzate ad analizzare le criticità delle istituzioni scolastiche che insistono sul territorio di riferimento delle conferenze. Lo scopo” – si legge nella bozza – sarà quello di raccogliere le istanze provenienti dalle scuole con particolare riferimento a spazi, arredi, edilizia al fine di individuare modalità, interventi e soluzioni che tengano conto delle risorse disponibili sul territorio in risposta ai bisogni espressi”.

    “Grande soddisfazione” è stata espressa dal ministro per gli Affari Regionali, Francesco Boccia.

    Mascherine sì, mascherine no

    Nella nuova bozza del Piano Scuola 2020-2021 si legge che “il Comitato tecnico scientifico, almeno due settimane prima dell’inizio dell’anno scolastico, aggiornerà, in considerazione del mutato quadro epidemiologico, le proprie indicazioni in merito all’utilizzo dei dispositivi di protezione individuale per gli alunni e per gli insegnanti all’interno dell’aula, e/o negli spostamenti e nella permanenza nei locali comuni”.

    “Un primo importante passo avanti. Ora dobbiamo continuare a lavorare insieme anche con il massimo coinvolgimento delle forze sociali”, afferma il ministro della Salute Roberto Speranza. “È essenziale – aggiunge – investire nuove ingenti risorse per garantire la riapertura di tutte le scuole nella massima sicurezza. È un obiettivo fondamentale su cui tutto il Paese deve essere unito”.

    Il “no” della Campania

    “Non daremo l’intesa, non diremo che siamo d’accordo con le misure che saranno prese”, aveva detto poco prima il presidente della Campania Vincenzo De Luca, su Facebook, sembrando voler alzare un muro sulle misure in discussione. De Luca ha ribadito la “nostra critica ferma al ministro dell’Istruzione per la quale i problemi della scuola sono diventati marginali rispetto alla politica politicante”. “Non daremo l’intesa perché consideriamo irresponsabile il voto il 20 settembre e non è stato definito l’organico dei docenti”, ha aggiunto.

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