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    Salvini: “Le ong aiutano il traffico di esseri umani. Nei porti italiani non metteranno più piede”

    Matteo Salvini
    Di Anna Ditta
    Pubblicato il 21 Giu. 2018 alle 12:32 Aggiornato il 12 Set. 2019 alle 02:14

    Il ministro dell’Interno Matteo Salvini ha annunciato che ritiene si stia verificando “l’ennesima gravissima violazione da parte di una nave ong in acque libiche”.

    “Vogliamo stroncare la mafia dell’immigrazione clandestina”, ha detto Salvini nella diretta Facebook iniziata intorno a mezzogiorno dalla sua pagina, con la didascalia: “Scafisti e loro complici, l’Italia dice STOP. Ridurre partenze e morti, difendere i confini italiani. Io vado avanti!”

    Le parole del ministro dell’Interno sono collegate a un’operazione di soccorso attualmente in corso nel Mediterraneo.

    Si tratta dell’operazione di salvataggio di 300-400 migranti al largo della costa libica, secondo quanto riferisce un tweet della ong tedesca Lifeline, che ha chiesto aiuto alla Guardia Costiera italiana e a navi mercantili.

    “Ci sono altri vicini alle coste libiche che possono intervenire, parlo dei maltesi e dei tunisini. Non possiamo più farci carico dei costi del controllo dell’immigrazione incontrollata da soli”.

    “La polemica sulla scorta a Saviano non mi interessa”, ha aggiunto il ministro dell’Interno. “Mi interessa la lotta alla mafia, alla Camorra e alla ‘ndrangheta nei fatti. Di quello che fa Saviano mi interessa meno di zero”.

    “Qualcuno dice che un ministro non può fare dirette Facebook, io penso che se prima c’erano ministri più silenti scelta loro. Io credo che sia non un mio diritto, ma un dovere raccontarvi cosa faccio, dato che siete voi a pagarmi lo stipendio: lotta alla mafia, riduzione dei costi di immigrazione e dei tempi per le domande d’asilo”.

    “Queste navi che ci sono nel Mediterraneo non fanno volontariato, aiutano il traffico di esseri umani.”

    “Oggi c’è questa Lifeline, che vorrei sapere chi paga. Non obbedisce agli ordini della Guardia costiera e usa centinaia di disperati come merce”, aggiunge Salvini.

    “Le ong nei porti italiani non metteranno più piede”, dice. “Anche le navi della Guardia costiera e della Marina Militare che fanno il loro dovere e continueranno a farlo salvando vite non possono farlo da sole”.

    “La smettano di chiamarsi soccorritori e volontari quelli che mettono a rischio la vita delle persone”, ha ribadito.

    Salvini ha detto di aver scritto alle autorità olandesi a proposito delle navi Lifeline e Sea-Eye. “Se hanno bandiera olandese portino queste persone da altre parti e non in Italia”.

    “Mi sembra chiaro che i buoni stanno da una parte e provano a salvare vite”, ha detto. “Chi si finge buono sta da un’altra parte e bada più al portafogli”.

    Nuova operazione di salvataggio nel Mediterraneo

    L’ong tedesca Lifeline è attualmente impegnata in un’operazione di salvataggio di 300-400 migranti al largo della costa libica.

    La ong ha fornito un aggiornamento, indicando che la Guardia costiera libica si è diretta verso la nave della ong: “Ci aspettiamo un comportamento professionale e che la Libia rispetti la legalità internazionale”.

    Anche Alessandro Di Battista, esponente M5S, si è inserito nel dibattito sull’immigrazione. Ha definito “borghese” l’atteggiamento di “non considerare i disagi dati dall’immigrazione senza alcun controllo”.

    “Tuttavia trovo fuorviante”, prosegue Di Battista, “incentrare tutto il dibattito politico esclusivamente sul tema dell’immigrazione. Questo sta facendo tirare un sospiro di sollievo a un mucchio di persone. Parlo dei colletti bianchi che delinquono, dei politici corrotti, di banchieri senza scrupoli, dei ras delle cliniche private, di criminali vari”.

    Il dibattito sull’immigrazione è scoppiato dopo il caso della nave Aquarius.

    L’imbarcazione dell’ong Sos Mediterranee, con a bordo oltre 600 migranti, è stata respinta dal governo italiano ed è attraccata al porto di Valencia, in Spagna, domenica 17 giugno.

    Nel pomeriggio di lunedì 11 giugno il governo della Spagna si è offerto di accogliere la nave e i migranti nel porto di Valencia.

    L’attracco al porto spagnolo è avvenuto sei giorni dopo, con l’aiuto di alcune unità della Guardia costiera italiana.

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