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    Salvini ha decretato la crisi di governo ma solo a maggio diceva che era “l’ultima cosa di cui gli italiani hanno bisogno”

    Di Lara Tomasetta
    Pubblicato il 9 Ago. 2019 alle 10:42 Aggiornato il 9 Ago. 2019 alle 16:04
    Salvini crisi governo bene degli italiani

    In quest’ultimo anno, le occasioni per far cadere il governo non sono mancate e i grillini hanno dovuto ingoiare diversi bocconi amari per andare avanti e continuare a governare, nonostante la strategia della Lega abbia corroso sempre più percentuali di consenso al Movimento che era approdato al Governo con il  32% dei voti.

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    Forse il caso più eclatante che possiamo ricordare fu proprio la famosa votazione sulla piattaforma Rosseau, dove i grillini furono chiamati a decidere sull’immunità al vicepremier leghista sul caso Diciotti.

    La piattaforma Rousseau, che in genere consegna risultati plebiscitari, quella volta vide i 52.417 votanti schierarsi per il 59,05% a favore del no al processo, il 40,95% per il sì.

    Fu forse proprio quella vittoria il segno di demarcazione della definitiva supremazia di Salvini sui grillini.

    Nonostante ciò, il vice premier leghista in questi mesi ha sempre sostenuto di voler continuare la sua azione di governo con i pentastellati, vedendo un’eventuale crisi come un evento da scongiurare per il bene del paese.

    Era solo il 7 maggio, tre mesi fa, quando il leghista affermava a Matrix: “L’ultima delle cose di cui hanno bisogno di italiani è una crisi di governo. Proseguiamo a governare fino a fine mandato”.

    A quanto pare le cose cambiano velocemente, così come i bisogni degli italiani secondo Salvini.

    Nessuno mette in dubbio che il rapporto con i Cinque Stelle si sia incrinato, i dissapori sul decreto Sicurezza ( e Decreto sicurezza bis) – che comunque i grillini hanno votato –, il caso Russiagate, le divergenze di vedute con Luigi Di Maio e il Movimento 5 Stelle sulle autonomie, sulla flat tax e infine lo scontro sul Tav che, a suo dire, è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso.

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    Eppure, la crisi di governo è ormai aperta. Lo ha decretato di fatto il vicepremier leghista Matteo Salvini con una nota diffusa nella serata di ieri, giovedì 8 agosto: “La maggioranza non c’è più, subito al voto”, ha detto Salvini. Si fa dunque molto probabile, a questo punto, lo scenario di elezioni anticipate [qui le 3 possibili date per il ritorno alle urne].

    Ma come non ricordare le parole dell’uomo che oggi si candida a premier e chiede “pieni poteri al popolo italiano” che a marzo e ad aprile scongiurava ogni possibile crisi.

    “Nessuna crisi di governo – affermava a marzo – e nessuna nostalgia del passato. Lavoriamo per unire e per dare lavoro, sviluppo e futuro all’Italia”.

    “Col buonsenso si risolve tutto”, diceva. A quanto pare, anche il buonsenso è venuto meno.

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