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    Casalino: “Per 2 milioni farei il portavoce di Berlusconi. Ma mai di Renzi”

    Di Giovanni Macchi
    Pubblicato il 1 Mar. 2021 alle 10:36 Aggiornato il 1 Mar. 2021 alle 11:20

    Rocco Casalino sarebbe disposto a fare il portavoce di Silvio Berlusconi, ma solo in cambio di almeno 2 milioni di euro. Non lo farebbe mai, invece, per il leader di Italia Viva, Matteo Renzi.

    “Per nessuna cifra. Non mi sentirei moralmente di prendere i soldi”, ha spiegato lo stesso ex portavoce dell’ex premier Giuseppe Conte, intervistato durante il programma tv Striscia la Notizia, su Canale5. L’immagine pubblica di Renzi, secondo Casalino, “è irrecuperabile”. “Dopo quello che ha fatto dovrebbe sparire dalla vita politica per l’eternità”.

    [Leggi anche: Casalino alla Rai, miracoli del servizio pubblico: via i riferimenti diretti a Renzi Salvini e Meloni].

    Casalino – che in questi giorni sta promuovendo il suo libro autobiografico “Il portavoce” – ha risposto alle domande dell’inviato Pinuccio per un colloquio all’interno della nuova rubrica di Striscia la Notizia dedicata alla Rai.

    “Casalino, andrebbe mai a fare il portavoce di Berlusconi?”, gli viene chiesto. La sua prima risposta è “no”. Per un milione di euro? “No”. Per 2? “Per 2 ci vado, perché l’immagine pubblica di Berlusconi si può recuperare”.

    Nel corso dell’intervista l’ex portavoce di Conte dispensa giudizi anche su altre figure politiche. La renziana Maria Elena Boschi viene accusa di “co-responsabilità” nell’apertura della crisi di governo. Valutazione semi-positiva, invece, per la leader di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni. “Un po’ la stimo”, confessa Casalino. “È meglio di come la dipingono, ma non mi piacciono le sue idee”.

    E l’uscita dal M5S di Alessandro Di Battista? “Secondo me torna, prova lo stesso amore che ho io per il Movimento 5 Stelle”, prevede Casalino.

    L’ex portavoce di Conte si dice soddisfatto del suo libro appena uscito: “Ho venduto più copie di Obama, sono il più alto in classifica”, sottolinea. Quanto alla sua omosessualità, osserva che “quello della politica è un ambiente maschilista, conformista e su alcune tematiche è ancora chiuso”. Infine, sul suo futuro in politica dice: “Credo sempre nell’attivismo, troverò il modo”.

    Leggi anche: La miopia della sinistra benpensante che irride Casalino e la sua storia di riscatto sociale

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