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    Renzi-bin Salman, l’incontro segreto a luglio: “Riad vuole esportare energia rinnovabile per sostituire il gas”

    Di Giulio Alibrandi
    Pubblicato il 8 Set. 2022 alle 11:43 Aggiornato il 8 Set. 2022 alle 11:44

    Renzi-bin Salman, l’incontro segreto a luglio: “Riad vuole esportare energia rinnovabile per sostituire il gas”

    Un incontro rimasto finora segreto, nel mezzo degli impegni per la campagna elettorale. Lo scorso luglio, meno di una settimana dopo la crisi di governo, Matteo Renzi si è incontrato ancora una volta con Mohammed bin Salman. Il controverso principe della Corona dell’Arabia Saudita, considerato Da Washington il mandante del brutale omicidio di Jamal Khahsoggi, si trovava ad Atene per una visita ufficiale. Oltre al primo ministro greco Kiryakos Mitsotakis, secondo quanto rivelato da Domani, avrebbe visto in via ufficiosa anche leader della regione e Matteo Renzi.

    Non è noto il motivo dell’incontro, che secondo lo staff dello stesso Renzi non ha avuto alcuna “natura professionale”. Com’è noto, l’ex presidente del Consiglio ha rapporti stretti con il paese del Golfo: siede nel consiglio d’amministrazione del Future Investment Initiative Institute, controllato dal fondo sovrano saudita, e nella “commissione reale” per lo sviluppo dell’antica città di Alula, uno dei progetti su cui sta puntando Riad per promuovere il turismo e ridurre la dipendenza dell’economia dalle esportazioni di petrolio.

    “Penso che l’Europa debba ridurre il costo delle bollette anche con l’aiuto dei paesi arabi e del nord Africa. Questa dovrebbe essere la priorità politica della delicata stagione che stiamo vivendo”, è stato il commento di Renzi.

    L’incontro è avvenuto il 26 luglio scorso presso l’albergo Four Season della capitale, affittato interamente per la visita di MbS. Oltre a Renzi e al premier greco Mitsotakis, hanno partecipato i primi ministri di Albania e Montenegro, Edi Rama e Dritan Abazovic, assieme al ministro dell’Energia saudita.

    Secondo quanto dichiarato da Rama, bin Salman intende portare energia elettrica prodotta con pannelli fotovoltaici in Arabia Saudita verso l’Europa. Al primo ministro albanese, Renzi è sembrato “molto dentro al progetto di bin Salman di esportare verso l’occidente dell’energia solare saudita. Un’ipotesi interessantissima”, ha detto Rama a Domani, aggiungendo che il progetto per portare l’energia saudita potrebbe espandersi anche in Italia, anche se nella prima fase sarà limitato alla Grecia e ai paesi vicini.

    Nei due giorni in cui Mbs è stato ad Atene, al Four Seasons si sono viste anche esponenti delle istituzioni europee e importanti uomini d’affari. Nella lista degli invitati figurano infatti il vicepresidente della commissione europea Margaritis Schinas e la vicepresidente del parlamento europeo Eva Kaili, oltre al il magnate greco delle telecomunicazioni Theodore Kyruakou, il fondatore del sito Vice Shane Smith e l’ex oligarca russo Len Blavatnik, oggi uomo più ricco d’Inghilterra.

    “Se non ha preso soldi non ci vedo nulla di male”, ha commentato Carlo Calenda, che ha siglato l’alleanza con Italia viva dopo lo strappo con il Partito democratico a inizio agosto, ma aveva tenuto uno dei primi incontri con Renzi già il 25 luglio, il giorno prima della visita ad Atene. Il leader di Azione, che in passato aveva criticato duramente i legami dell’ex segretario del Pd con Riad (“non si può essere pagati dall’Italia e dall’Arabia Saudita”), ha detto di non essere stato a conoscenza della riunione di luglio: “per un politico non è un obbligo pubblicizzare sempre chi si incontra”.

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