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    Pesaro, capogruppo M5s diventa assessore col PD. Ira di Vito Crimi: “Incompatibile con le nostre regole”

    Vito Crimi e Francesca Frenquellucci
    Di Veronica Di Benedetto Montaccini
    Pubblicato il 2 Feb. 2020 alle 11:43 Aggiornato il 2 Feb. 2020 alle 12:46

    Nel Comune di Pesaro si gioca una partita importante per il futuro dei rapporti (politici) tra PD e M5s. Il sindaco dem Matteo Ricci ha infatti offerto a Francesca Frenquellucci, capogruppo pentastellata in consiglio comunale, l’assessorato all’Innovazione.

    Frenquellucci ha accettato, gettando le basi per un’alleanza politica nel Comune. Ma la mossa della capogruppo ha fatto andare su tutte le furie una parte del Movimento Cinque Stelle, a partire dal capo politico Vito Crimi.

    Quest’ultimo, infatti, ha inviato una lettera perentoria a Frenquellucci: “Se accetterà questo incarico, sarà incompatibile con i nostri valori”. Traduzione: l’esponente pentastellata verrebbe espulsa dal Movimento.

    Nella missiva, Crimi (successore di Di Maio come capo politico, almeno fino ai prossimi Stati Generali) precisa che le regole del M5s sono note a tutti, e prevedono l’impossibilità di entrare in una Giunta che non sia guidata da un Cinque Stelle.

    Di conseguenza, prosegue Crimi, se Frenquellucci rimanesse ferma nella sua intenzione di accettare l’assessorato, dovrebbe comunicare al Movimento se intende autosospendersi. Altrimenti, sarà il collegio dei Probiviri a vagliare la sua posizione, con un esito che appare già scontato (l’espulsione).

    Francesca Frenquellucci ha risposto alla lettera di Crimi: “Dimettermi, autosospendermi? E perché? Non capisco perché non posso fare quello che M5s sta facendo ai tavoli nazionali”, ha dichiarato.

    “Ho fatto solo quello che era nel programma del M5s, portando avanti temi del M5s, e ho ottenuto il risultato di riportare l’Università a Pesaro, una cosa per la quale si erano battuti i miei predecessori in Consiglio comunale e che avevo messo nel mio programma elettorale. Ho fatto quello che stavo facendo prima, da consigliere, solo che, in quel caso, per fare approvare i miei progetti ho dovuto ‘appoggiarmi’ alle delibere fatte da un altro assessore. Entrando in giunta potrò proporre degli atti”.

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