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    M5s, il senatore Paragone annuncia le sue dimissioni

    Gianluigi Paragone. Credit: ANTIMIANI/ANSA
    Di Futura D'Aprile
    Pubblicato il 29 Mag. 2019 alle 09:23 Aggiornato il 29 Mag. 2019 alle 12:02

    Paragone M5s dimissioni – Il senatore pentastellato Gianluigi Paragone ha deciso di rassegnare le sue dimissioni a Luigi Di Maio, che definisce il suo “leader di riferimento”.

    M5s, Paragone attacca Di Maio: “Non può ricoprire 3-4 incarichi”

    “Per questo consegnerò a lui le mie dimissioni da parlamentare e deciderà lui cosa fare. Dimissioni dal Parlamento perché per me non c’è alternativa al Movimento 5 stelle”.

    La notizia è stata data dal senatore stesso durante la trasmissione Agorà su Rai 3, spiegando che rimarrà “se resta un rapporto di fiducia. Ma io resto un rompiscatole”.

    M5s, Di Maio sotto attacco: scontro interno dopo le europee

    Da alcuni giorni va avanti uno scontro interno al Movimento 5 Stelle sulla scia dei risultati deludenti delle elezioni europee.

    Uno degli esponenti pentastellati ad essersi schierato contro la leadership di Di Maio è stato proprio Paragone, che accusa il capo politico del Movimento di ricoprire troppi incarichi.

    Chi difende Di Maio e chi chiede un passo indietro

    “La generosità di Luigi Di Maio di mettere insieme 3-4 incarichi, per me, in qualche modo, deve essere rivista”, aveva affermato Paragone al fattoquotidiano.it. “È fuor di dubbio che c’è bisogno di una discontinuità. Il M5s per ripartire ha bisogno di una leadership politica non dico h24 ma non siamo lontani”.

    In un’intervista al Corriere il pentastellato ha anche evidenziato che il “Movimento è al suo minimo storico e come vicepremier (Luigi Di Maio, ndr) ha perso la sfida”. “Abbiamo bisogno di una leadership forte: deve andare per sottrazione”.

    Parlando della tenuta del Governo e dell’alleanza con la Lega, Paragone non risparmia le critiche: “Non è un’eresia staccare la spina al governo. Se si va avanti, accettiamo quello che hanno detto gli elettori”, ma non per fare la stampella della Lega.

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