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    Papa Francesco riforma la Curia: la nuova costituzione che scuote il governo della Chiesa

    Credit: EPA/ANDREW MEDICHINI / POOL

    La riforma promette di rivoluzionare la curia aprendo alla possibilità per laici e donne di ricoprire incarichi di governo

    Di Redazione TPI
    Pubblicato il 19 Mar. 2022 alle 20:59 Aggiornato il 19 Mar. 2022 alle 21:53

    Papa Francesco riforma la Curia: la nuova costituzione che scuote il governo della Chiesa

    Papa Francesco ha reso pubblica l’attesa riforma della curia romana, che promette di rivoluzionare il governo della Chiesa aprendo alla possibilità per laici e le donne di ricoprire incarichi di alto profilo. La riforma, che entrerà in vigore il prossimo 5 giugno, era stata promessa fin dall’inizio del pontificato di papa Bergoglio, salito al soglio pontificio nel 2013. Le novità sono contenute nella costituzione apostolica “Praedicate Evangelium, pubblicata oggi. Tra quelle più significative, la nascita di un nuovo Dicastero per l’Evangelizzazione guidato dal papa stesso, e l’istituzione di un nuovo Dicastero per il Servizio della Carità, rappresentato dall’Elemosineria, che assumerà un ruolo più significativo all’interno della Curia.

    Un’altra novità riguarda riguarda l’accorpamento della Commissione per la tutela dei minori nel Dicastero per la Dottrina della Fede, mantenendo un presidente e un segretario proprio.

    Una parte fondamentale della nuova costituzione, che sostituisce la ”Pastor Bonus” di Giovanni Paolo II, è quella dei principi generali, in cui si specifica che tutti, e dunque anche donne e laici, possono essere nominati in ruoli di governo della Curia romana. “Ogni cristiano, in virtù del Battesimo, è un discepolo-missionario nella misura in cui si è incontrato con l’amore di Dio in Cristo Gesù. Non si può non tenerne conto nell’aggiornamento della Curia, la cui riforma, pertanto, deve prevedere il coinvolgimento di laiche e laici, anche in ruoli di governo e di responsabilità”.

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