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    Open Arms, Salvini: “C’era totale accordo con Conte. Favorire immigrazione clandestina è vero reato”

    Di Anton Filippo Ferrari
    Pubblicato il 31 Lug. 2020 alle 10:53 Aggiornato il 31 Lug. 2020 alle 13:08

    Open Arms, Salvini: “C’era totale accordo con Conte”

    Il leader della Lega ed ex ministro dell’Interno, Matteo Salvini, ha parlato del blocco della nave Open Arms su cui “c’era il totale accordo con il Presidente del Consiglio. Il divieto ingresso nelle acque italiane di questa nave spagnola era a firma mia, del ministro dei Trasporti Toninelli e del ministro della difesa Trenta”, le parole di Salvini ad Aria Pulita su 7 Gold.

    Poi sul processo per sequestro di persona per aver bloccato lo sbarco dei migranti a bordo dell’Open Arms nell’agosto 2019 (ieri l’ok del Senato sull’autorizzazione a procedere presentata dal Tribunale dei ministri di Palermo) su Facebook ha scritto: “Possono anche processare un uomo, ma non potranno mai arrestare le nostre idee e la nostra voglia di Liberta. Grazie amici, io non mollo”.

    “Se davvero come soluzione agli sbarchi che sono triplicati pensano di cancellare i decreti sicurezza – ha aggiunto il leader della Lega – allora sono da ricoverare. Allora non è incapacità e complicità. Abbiamo dei complici di trafficanti di essere umani ed è grave: il favoreggiamento dell’immigrazione clandestina questo sì – ha concluso Salvini – che è un reato vero, non il mio processo per sequestro di persona”.

    Caso camici

    Salvini ha poi parlato dell’inchiesta sui camici che coinvolge il governatore della Lombardia, Attilio Fontana. “È ridicola come la mia. È l’unica inchiesta su una donazione. In mezza Italia ci sono inchieste da fare su soldi spesi per comprare materiali, questa è una inchiesta sulla donazione di camici. Dal mio punto di vista è surreale ed solo l’ennesimo attacco alla Lega, alla Lombardia e a Fontana. I lombardi – ha sottolineato – hanno agito eroicamente alla bomba che gli è scoppiata in casa, quindi io posso solo dire che medici, amministratori, sindaci più che processi meritano attenzione e affetto per quello che hanno fatto. Ho visto che anche il San Matteo di Pavia è indagato (sull’accordo per la sperimentazione dei test sierologici tra l’ospedale e la multinazionale Diasorin, ndr), ma averne di ospedali così. Qualcuno li infama, io li ringrazio”.

    Leggi anche: 1. Orfini a TPI: “Lamorgese non fa la ministra. I flussi di migranti sono gestibili, ma preferiamo finanziare i torturatori libici” 2. Caso Open Arms, richiesta di processo per Salvini per sequestro di persona

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