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    Hater augura tumore a Cirinnà, la senatrice a TPI: “Adepta di Salvini, il pericolo vero sono loro”

    La senatrice del Pd, Monica Cirinnà, non si è fatta scalfire dal commento dell'utente Twitter Vanitosa95 che le augura “un carcinoma polmonare” e commenta a TPI l'ennesimo episodio di odio online

    Di Lara Tomasetta
    Pubblicato il 21 Ott. 2019 alle 15:49 Aggiornato il 21 Ott. 2019 alle 15:54

    Hater augura tumore a Cirinnà, la senatrice: “Chi ha esagerato avrà il suo”

    “So cosa mi è già successo nella vita, qualunque hater mi fa un baffo. Indipendentemente da quanto possono fare gli avvocati, il punto è uno solo: non si può continuare ad avere sui social gente che si comporta in questo modo. È l’ora che tutta la politica ci metta mano, questa è un’adepta di Salvini, il vero pericolo viene da lì. Una destra che ha sdoganato l’odio nel nostro Paese e poi lo fomenta sui social”.

    La senatrice del Pd, Monica Cirinnà, non si è fatta scalfire dal commento dell’utente Twitter Vanitosa95 che le augura “un carcinoma polmonare” e commenta a TPI l’ennesimo episodio di odio online.

    “Peccato che io faccia sempre i miei post di solidarietà alla Meloni o a chi viene attaccato e ora, come al solito, stanno tutti muti. Intanto mi domando come mai il profilo di questa persona segnalata tantissime volte nessuno le chiuda. Questo andrebbe chiesto”.

    “Monica Cirinnà, ti auguro un carcinoma polmonare che ti maciulli”. Questo il tweet che la senatrice dem riposta mettendo nero su bianco l’esperienza che ha avuto con la malattia: “Grazie!! Ma stia tranquilla sono stata operata già 2 volte alla mammella sinistra e sono ancora qui. Conosco il dolore e la paura di morire. Piuttosto lei rifletta su quanto odio ha dentro di sé, quello si che può farle del male. Io la ignoro felicemente!”.

    Contattata da TPI la senatrice ha sottolineato la necessità sempre più evidente di una legge sul tema:

    “Si deve fare una legge che regoli l’uso dei social, che imponga ai gestori di prendere alcuni provvedimenti in via automatica di fronte a certe parole e frasi. Solo a quel punto le persone capiranno che o si sta sui social in un certo modo, oppure è lo stesso social che ti cancella”.

    Non è certo il primo episodio di odio online che la senatrice si trova ad affrontare:

    “Ho in corso circa 20 querele, chi ha esagerato avrà il suo. Ora c’è questa campagna#odiareticosta: stessero tranquilli, prima o poi i leoni da tastiera pagheranno”.

    Come la Cirinnà, altre senatrice e deputate sono state vittima di attacchi e minacce:

    “Io sono un bersaglio fisso: io, la Boschi, la Boldrini, siamo bersagli fissi di odiatori seriali. Sono sempre le donne coraggiose che dicono la verità, soprattutto perché sono donne, a essere oggetto privilegiato dagli odiatori”.

    #Odiareticosta

    In tempi in cui l’odio online diventa un fenomeno sempre più diffuso, un gruppo di intellettuali e avvocati ha lanciato la campagna Odiare ti costa, nell’intento di contrastare la proliferazione di insulti sul web. Nel giro di pochi giorni l’iniziativa ha accumulato un grande numero di adesioni, fra cui quella della pluripremiata scrittrice Michela Murgia.

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    “L’odio online è dilagante, molte persone sono convinte di poter esprimere dissenso con auguri di morte e di stupro”, un linguaggio che “fa male e inquina gli spazi dove tutti abbiamo diritto di stare”, ha affermato la 47enne di Cabras.

    “Ti auguro la morte e lo stupro non sono opinioni, ma reati. Da oggi è possibile segnalarli alla mail odiareticosta@gmail.com”, continua Michela Murgia, sottolineando che si tratta dello stesso nome della campagna lanciata dalla filosofa Maura Gancitano del colletivo Tlon e da Cathy La Torre, avvocato dello studio Wilde Side”.

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