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    L’Ue smentisce Giorgia Meloni: fu il governo Berlusconi ad approvare per primo il Mes

    Giorgia Meloni con Matteo Salvini
    Di Redazione TPI
    Pubblicato il 11 Apr. 2020 alle 08:38 Aggiornato il 11 Apr. 2020 alle 08:50

    Sul Mes è iniziato lo scaricabarile tra il premier Giuseppe Conte e le opposizioni: in particolare, la leader di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni ieri sera, dopo l’intervento del presidente del Consiglio, aveva dichiarato che il Mes era “stato approvato dal governo Monti, io non c’ero”. In realtà, fu il Consiglio dei Ministri del Governo Berlusconi IV ad approvare il 3 agosto 2011 “il disegno di legge per la ratifica della decisione del Consiglio Europeo 2011/199/Ue, che modifica l’articolo 136 del Trattato sul funzionamento della Ue relativamente a un meccanismo di stabilità (Esm – European Stability Mechanism), nei Paesi in cui la moneta è l’euro. Obiettivo della Decisione è far sì che tutti gli Stati dell’Eurozona possanmo istituire, se necessario, un meccanismo che renderà possibile affrontare situazioni di rischio per la stabilità finanziaria dell’intera area dell’Euro”.

    Nella sostanza, quindi, il Consiglio dei Ministri del 3 agosto 2011 arrivò a poca distanza dal Consiglio Europeo del 25 marzo 2011, in cui l’allora Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi rappresentò l’Italia al tavolo in cui si definirono i contenuti del Mes. A guidare le trattative per la Germania c’era Angela Merkel. Che ruolo aveva Giorgia Meloni in quell’esecutivo? La leader di Fratelli d’Italia all’epoca era ministra per la Gioventù. Questi alcuni altri ministri: Bossi ministro per le Riforme, Calderoli ministro per la Semplificazione, Nitto Palma ministro per la Giustizia dal 27 luglio 2011, La Russa ministro della Difesa, Tremonti ministro per l’Economia e Gelmini ministro per l’Università.

    Quello compiuto dall’esecutivo di Silvio Berlusconi fu un primo passaggio formale. La ratifica definitiva del Mes avvenne l’anno successivo, nel 2012, con l’esecutivo guidato da Mario Monti. Quel governo era sostenuto anche dal Popolo delle Libertà. La Meloni, nel giorno della votazione sul Mes, non era presente in Aula per esprimere il suo dissenso sulla ratifica. In sostanza, quindi, è vero che non fu il governo con Meloni ministro a ratificare il Mes (fu quello guidato di Monti), ma è altresì vero che l’esecutivo a guida Berlusconi e con Meloni ministro avviò la procedura per la successiva ratifica, approvando quanto deliberato dal Consiglio europeo e risultando quindi come il primo governo ad aver detto sì al Mes.

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