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    M5s, Casaleggio e Grillo cercano un candidato premier: ipotesi Conte e Di Battista

    Beppe Grillo, Giuseppe Conte e Davide Casaleggio
    Di Luca Serafini
    Pubblicato il 11 Giu. 2019 alle 09:35 Aggiornato il 11 Giu. 2019 alle 09:56

    M5s Conte candidato premier | Casaleggio | Grillo | Di Maio

    M5s Conte – Lo scorso 30 maggio, Luigi Di Maio è stato confermato capo politico del Movimento Cinque Stelle dal voto della piattaforma Rousseau.

    Un successo personale per il ministro del Lavoro, che ha ottenuto l’80 per cento dei voti, che però non sposta di una virgola il principale problema che il M5s dovrà affrontare nel prossimo futuro: trovare un altro candidato premier.

    Sotto la guida di Di Maio, infatti, i pentastellati hanno praticamente dimezzato i consensi nel giro di un anno. Non solo, ma lo statuto del Movimento impedisce di ricandidarsi dopo aver svolto due mandati in parlamento.

    Un limite su cui si discute da tempo, e di cui molti invocano una modifica, ma che per ora è ancora pienamente in vigore. Data questa regola, dunque, Di Maio sarebbe fuori gioco per la prossima legislatura.

    M5s Conte | Di Battista

    Come scrive Il Giornale in un retroscena a firma di Domenico Di Sanzo, Davide Casaleggio si starebbe già muovendo per trovare il nuovo frontman del Movimento in vista delle prossime elezioni politiche, l’uomo che dovrà sfidare Matteo Salvini per la premiership.

    “Fino a poche settimane fa, l’attenzione di Grillo, ma soprattutto di Casaleggio, era focalizzata sulla figura del premier Giuseppe Conte – scrive Il Giornale – Molto amato dalle piazze pentastellate, è stato il più applaudito a Italia 5 Stelle a ottobre dell’anno scorso, in crescita nei sondaggi sul gradimento personale, in grado di conquistare un consenso trasversale e sedurre l’elettorato moderato. C’è da dire che le sue ultime mosse, in sintonia con il Colle e orchestrate dai ‘tecnici’ di fiducia a Palazzo Chigi, lo renderebbero troppo distante da alcuni settori tradizionali dell’attivismo grillino, provocando una sequela di malumori interni difficilmente gestibili”.

    “L’unica altra opzione – continua Domenico Di Sanzo – è un ritorno in grande stile di Alessandro Di Battista. Dibba da mesi è tirato per la giacchetta dalle diverse anime del M5s”.

    M5s Conte | Il voto sulla piattaforma Rousseau

    C’è poi la terza via, quella del voto sulla piattaforma Rousseau “tra ‘eminenti personalità della società civile’ sul modello delle Quirinarie del 2013”.

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