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    Ius culturae, Morani (Pd): “Fare la legge adesso è un errore”. Anche M5S frena

    Alessia Morani, sottosegretaria allo Sviluppo (Pd)

    Alessia Morani, sottosegretaria allo Sviluppo, apre un caso nel Pd sulla riforma della cittadinanza per i figli degli immigrati. La replica di Matteo Orfini

    Di Anna Ditta
    Pubblicato il 29 Set. 2019 alle 19:54 Aggiornato il 10 Gen. 2020 alle 20:24

    Ius culturae, Morani (Pd): “Fare la legge adesso è un errore”. Anche M5S frena

    Nel Pd scoppia un caso sullo ius culturae, la riforma della cittadinanza per i figli degli immigrati. Ad aprire il caso è Alessia Morani, sottosegretaria allo Sviluppo, che in un post su Facebook scrive: “Aprire ora il dibattito sulla legge è un errore. Lo ius culturae è un principio sacrosanto, ma ora non sarebbe compreso, considerate le tossine di razzismo inoculate da Salvini. Aspettiamo giugno del 2020”.

    Anche il Movimento Cinque Stelle frena sullo ius culturae: “Giovedì riprende la discussione, ma siamo lontani dall’avere un testo base. Ora in commissione ci sono altre priorità come il conflitto di interessi e il taglio dei parlamentari”, scrive su Facebook Giuseppe Brescia, deputato M5s e presidente della commissione Affari Costituzionali della Camera. “Come M5S, per presentare un nostro testo abbiamo un iter ben preciso da seguire, che passa anche dalla consultazione degli iscritti a Rousseau”, aggiunge.

    Ius culturae, il post di Alessia Morani (Pd)

    Alessia Morani, sottosegretaria allo Sviluppo, in un post su Facebook si è detta contraria ad aprire un dibattito oggi sullo ius culturae.

    “Scrivo questo post con la consapevolezza che attirerò molte critiche ma anche con la convinzione di interpretare il “sentiment” della maggioranza delle persone che guardano con simpatia al nostro governo”, premette la deputata Pd. “Lo ius culturae è un principio sacrosanto ed una legge di grande civiltà ma riprendere ORA il dibattito sull’approvazione di questo provvedimento è un errore”.

    “Una legge di questo tipo deve essere approvata solo dopo avere dimostrato che c’è un modo efficace e diverso da quello di Salvini di governare i flussi migratori e di fare sul serio politiche di integrazione”, prosegue il post di Morani. “Il Paese è profondamente diviso sul tema dell’immigrazione e non basterà approvare una legge sullo ius culturae per eliminare le tossine del razzismo inoculate da Salvini. Anzi, rischia di avere l’effetto contrario perché ORA non sarebbe compresa”.

    “Aspettiamo giugno del prossimo anno, diamo il tempo agli italiani di apprezzare la nostra azione di governo e poi approviamo lo ius culturae. Sono anni che diciamo che dobbiamo ritornare in sintonia con il ‘popolo’ e per farlo, però, occorre prestare davvero l’orecchio a quello che sente il ‘popolo’. Abbiamo una grande occasione: per dare serenità al Paese e per fare sentire a tutti ma proprio a tutti che siamo un unico popolo a prescindere dal colore della pelle”, conclude.

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    La replica di Orfini: “Il momento è proprio questo”

    Ad Alessia Morani ha replicato sullo ius culturae Matteo Orfini, deputato del Pd.

    “Salvini sbraita, la Meloni raccoglie le firme contro, persino dal Pd qualcuno spiega che non è il momento”, ha dichiarato Orfini all’Ansa. “Strano, il momento per superare una atroce discriminazione che colpisce anche tanti bambini non arriva mai in questo paese. E invece il momento è proprio questo. Lo ius culturae si può approvare in poche settimane. Senza tentennamenti, senza paura e senza subalternità agli argomenti della peggiore destra”.

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