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    Il leader del Family Day Massimo Gandolfini: “Il governo giallorosso è pericoloso per la vita e la famiglia”

    Credit: ANDREAS SOLARO / AFP

    Il leader del Family Day, condannato lo scorso giugno per avere diffamato l'Arcigay, punta il dito contro l'alleanza di governo Pd-M5S. E chiama a raccolta: "

    Di Giovanni Macchi
    Pubblicato il 30 Ago. 2019 alle 11:02 Aggiornato il 30 Ago. 2019 alle 11:17

    L’accordo di governo Pd-M5S non piace a Massimo Gandolfini, il leader del Family Day. Per il neurochirurgo bresciano, condannato lo scorso giugno per avere diffamato l’Arcigay, quello che sta per nascere è un governo “potenzialmente pericoloso per la difesa della vita, della famiglia e della libertà educativa”.

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    “La madrina delle unioni civili ha parlato di un lavoro su eutanasia, liberalizzazione delle droghe, omogenitorialità (leggasi regolamentazione utero in affitto e eterologa per tutti) e la liberticida legge sull’omofobia che mira a mettere il bavaglio a chi dice che i bambini hanno diritto a un padre e una madre”, ha affermato Gandolfini, alludendo a Monica Cirinnà che, in un’intervista a La Stampa, si diceva fiduciosa sul programma che un governo Conte bis potrebbe portare avanti nel campo dei diritti civili.

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    Per Gandolfini, un esecutivo di minoranza non deve “toccare temi fondamentali per il tessuto sociale e antropologico dell’Italia. Politici e partiti bocciati in tutte le recenti tornate elettorali non possono decidere momenti fondamentali della vita di ogni essere umano, come l’inizio e il fine vita, né tanto meno sono autorizzati a fare esperimenti sociali sulla pelle dei giovani ai quali sono proposte facili vie per lo sballo”.

    “Quelli che sono spacciati come diritti acquisiti in tutti i paesi occidentali, non sono altro che derive ultra liberiste che, nelle pochissime nazioni in cui sono state applicate, hanno sfilacciato la coesione sociale e colpito i diritti dei più deboli: malati, disabili, bambini intenzionalmente concepiti orfani di uno dei due genitori e adolescenti fragili a rischio dipendenze. Società di singoli individui in cui la disperazione si combatte trasformando ogni desiderio in diritto”, ha proseguito il neurochirurgo bresciano.

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    “L’Italia ha bisogno di altro. L’Italia deve rilanciare la famiglia riconoscendole il valore e le prerogative che le attribuisce la costituzione, cioè come primo copro intermedio e insostituibile luogo di accoglienza, accudimento e di crescita umana”, ha evidenziato il presidente del Family Day.

    “Il Family Day chiama a raccolta tutte le forze cristiane e laiche che si oppongono a questa politica di distruzione della vita e della famiglia. Oggi c’è bisogno di essere più uniti che mai superando malintesi e strategie di parte”, ha concluso Gandolfini.

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