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    Elezioni Friuli 2018: risultati, ecco chi ha vinto

    I candidati alle regionali in Friuli Venezia Giulia Massimiliano Fedriga, Sergio Bolzonello e Alessandro Fraleoni Morgera

    I risultati delle elezioni nella Regione Friuli Venezia Giulia

    Di Anna Ditta
    Pubblicato il 30 Apr. 2018 alle 16:18 Aggiornato il 12 Set. 2019 alle 02:25

    Elezioni Friuli 2018 risultati | Chi ha vinto | Ultimi aggiornamenti in diretta

    Domenica 29 aprile 2018 gli abitanti del Friuli Venezia Giulia si sono recati alle urne per eleggere il Consiglio regionale e il nuovo governatore della regione (qui la diretta con tutti gli aggiornamenti).

    Massimiliano Fedriga, candidato del centrodestra, è stato eletto nuovo governatore della regione con il 57,10% dei voti. • Qui i risultati definitivi aggiornati.

    Sergio Bolzonello, del centrosinistra, ha ottenuto il 26,83 per cento dei consensi, mentre il candidato governatore del Movimento Cinque Stelle, Alessandro Fraleoni Morgera, ha ottenuto l’11,67 per cento. Sergio Cecotti, candidato de Il Patto per l’Autonomia, ha raccolto il 4,40 per cento dei voti.

    La consultazione ha coinciso con il secondo appuntamento elettorale dopo le elezioni dello scorso 4 marzo, dalle quali non è ancora uscita una maggioranza in grado di formare un governo (qui le ultime notizie) e dopo le elezioni regionali in Molise di domenica 22 aprile, che hanno visto la vittoria di Donato Toma, candidato del centrodestra.

    Chi ha vinto

    “Grazie alla mia gente, grazie alla mia terra, ora al lavoro ascoltando e costruendo”. Nonostante lo spoglio sia ancora in corso, Massimiliano Fedriga, candidato del centrodestra, già festeggia la vittoria: è lui il nuovo governatore del Friuli Venezia Giulia.

    “E’ stato un risultato netto, chiarissimo, contro ogni aspettativa. Mi auguro che sia tenuto in considerazione anche a livello nazionale”, ha poi dichiarato  Fedriga in conferenza stampa.

    Al candidato del centrosinistra Sergio Bolzonello “dico grazie per la chiamata che ha fatto. Si è preso la responsabilità di cinque anni che ha fatto con Serracchiani da vicepresidente e spero che comunque da fronti opposti ci possa essere una collaborazione, perché credo sia utile ascoltare chi ha governato in questi ultimi cinque anni, con le dovute differenze”, ha aggiunto Fedriga.

    Chi ha perso

    Sergio Bolzonello, candidato del centrosinistra alla presidenza del Friuli Venezia Giulia, ha telefonato all’avversario Massimiliano Fedriga, del centrodestra, per complimentarsi per la vittoria. “Ho appena sentito Massimiliano Fedriga al telefono e mi sono complimentato per il risultato che ha ottenuto, io ora starò all’opposizione con lo spirito di chi sa di lasciare una regione in ottima salute e che tale dovrà rimanere nei prossimi 5 anni”, ha dichiartao Bolzonello.

    “Non mi aspettavo un dato tanto diverso, purtroppo il vento è chiaro. Sono soddisfatto del mio risultato personale e non ho rimpianti al termine di una campagna elettorale nella quale mi ero ripromesso di parlare di contenuti evitando facili slogan”, ha aggiunto.

    “Rilevo anche che il centrosinistra ha tenuto rispetto alle politiche, mancano chiaramente i numeri di lista per consentire un’analisi piu’ precisa, ma queste sono le prime indicazioni. Il fatto che il Movimento 5 Stelle sia rimasto a tale distanza e’ un segnale che il Friuli Venezia Giulia e’ una Regione governata bene, al di la’ degli slogan elettorali” ha concluso Bolzonello.

    Alessandro Fraleoni Morgera, candidato presidente del Movimento Cinque Stelle, ha commentato così l’esito delle elezioni: “Non siamo stati capaci di spiegare in modo adeguato le nostre proposte ai cittadini del Friuli Venezia Giulia. Si tratta di una sconfitta molto amara per la nostra comunità, ma è sempre dalle sconfitte più brucianti che si apprendono le lezioni più importanti. Da qui ripartiamo”.

    “Complimenti ai nostri avversari del centrodestra che ora sono chiamati a realizzare le tante, troppe, promesse fatte in campagna elettorale. I consiglieri M5S che risulteranno eletti in consiglio regionale faranno una opposizione durissima e sorveglieranno la maggioranza per informare i cittadini di quanto avviene davvero in regione. D’altronde, come ricordava Gianroberto Casaleggio, ‘non riusciranno a liberarsi di noi perché è difficile vincere con chi non si arrende mai”.

    Le reazioni

    “In Friuli Venezia Giulia il centrodestra ottiene una grandissima vittoria, riconquistando la regione a statuto speciale dopo una legislatura a guida Pd. Il voto registra un forte arretramento del Movimento Cinque Stelle, a riprova che la coalizione di centrodestra, quando è unita, non ha avversari”. Così Anna Maria Bernini, capogruppo di Forza Italia al Senato, commenta l’esito delle elezioni regionali in Friuli Venezia Giulia.

    “Un ulteriore significativo e chiaro segnale politico che non potrà essere misconosciuto a livello nazionale, dove diviene ancor più urgente e necessario dar vita a un governo rispettoso del voto degli italiani”, ha aggiunto Bernini.

    “Noi di Forza Italia siamo pronti a assumerci le nostre responsabilità e lo è tutto il centrodestra che dovrà guidare il paese aiutandolo a uscire dalla palude in cui per varie ragioni si trova”, sottolinea la forzista. “A Massimiliano Fedriga, giovane e competente collega e politico di grandi prospettive, vanno anche a nome dei senatori di Forza Italia le più vive congratulazioni per questa bellissima vittoria e l’augurio di buon lavoro”.

    Il segretario della Lega, Matteo Salvini, ha commentato il risultato delle elezioni in Friuli Venezia Giulia con un post su Facebook: “Dopo i molisani, anche donne e uomini del Friuli Venezia Giulia ringraziano il Pd per l’egregio lavoro svolto, e salutano Di Maio & Compagni. Grazie!!!!! Andiamo a governare io sono pronto!”, ha scritto il leghista postando una foto con un due di picche infilato nella sabbia.

    Anche il governatore del Veneto, Luca Zaia, ha usato Facebook per commentare la vittoria di Massimiliano Fedriga. “Ho sentito l’amico Max Fedriga e gli ho fatto le congratulazioni per un risultato strepitoso, che fa decollare un nuovo rinascimento del Friuli Venezia Giulia e rafforza la squadra dell’autonomia: chi ce l’ha per difenderla e accrescerla, come il Friuli, chi non ce l’ha e ha avviato un forte cammino per ottenerla, come il Veneto. Insieme faremo grandi cose”, ha scritto Zaia.

    “Su queste sfide, che non saranno le sole, nasce oggi un asse forte e concreto tra Friuli Venezia Giulia e Veneto”, ha aggiunto il governatore veneto, esponente di punta della Lega.

    “I cittadini ti guardano e ti giudicano e infatti hanno premiato il programma di Max, la sua coerenza, la voglia di fare, l’obiettivo di dare ai friulani un nuovo Rinascimento, dopo i risultati deludenti della precedente amministrazione. Al meritato successo personale di Fedriga si accompagna anche uno strepitoso successo delle Lega, che si conferma il movimento politico che meglio sa ascoltare e rappresentare il popolo”, ha scritto Zaia.

    L’esito del voto in Friuli Venezia Giulia è stato commentato anche dalla leader di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni. “Il centrodestra stravince in Friuli Venezia Giulia. Fratelli d’Italia vicina al 6 per cento è un grande riconoscimento per chi da sempre difende i diritti e i bisogni degli italiani. E questo risultato è anche un’indicazione chiara per il presidente della Repubblica, Mattarella”, ha sottolineato meloni.

    “Adesso ci aspettiamo subito un mandato a formare il governo per il centrodestra e ci aspettiamo che non si perda altro tempo e ci aspettiamo che chi ha perso le elezioni , Pd e M5S, rispettino il voto degli italiani e non mettano i bastoni tra le ruote”.

    “Il risultato di Fratelli d’Italia è un ottimo risultato che conferma e la crescita di Fratelli d’Italia rispetto anche al voto delle scorse elezioni politiche in una situazione nella quale ovviamente la Lega con il candidato presidente aveva buon gioco a crescere più degli altri. Invece si conferma un dato che per noi è molto importante: Fratelli d’Italia continua a crescere. È il movimento all’interno del centrodestra ha una sua crescita costante e continua”, ha concluso Meloni.

    Silvio Berlusconi, leader di Forza Italia, rivolge il suo “grazie di cuore agli elettori del Friuli e della Venezia Giulia per il grande successo e la grande fiducia che hanno voluto attribuire al centrodestra unito e a Forza Italia”.

    “Il centrodestra unito si conferma vincente e accresce ancora i suoi consensi. Questo conferma una volta in più che siamo non soltanto la prima coalizione del Paese, ma anche quella più in sintonia con gli umori e le esigenze degli elettori. Sul piano politico complessivo  questa è una ragione in più per affidare al centrodestra la guida del governo nazionale”, si legge in una nota .

    “Per questo riguardo Forza Italia sono molto soddisfatto. Rispetto alla politiche siamo cresciuti di quasi due punti percentuali. Questo conferma che Forza Italia, anche in una situazione per noi molto difficile come quella del Friuli Venezia Giulia, gode ottima salute, è in crescita, attira consenso. L’ho constatato personalmente trascorrendo diverse intense giornate in Friuli Venezia Giulia durante questa campagna elettorale”.

    Sempre Forza Italia il governatore della Liguria Giovanni Toti osserva che Forza Italia ha “bisogno di una profonda riflessione sulle sue strutture, sui suoi programmi politici, sul suo modello di proposta agli elettori”.

    “Credo che Forza Italia debba fare dei passi avanti verso i cittadini, debba ripensarsi, ma questo non vuol dire che in Friuli non sia stato uno straordinario successo della coalizione” ha sottolineato il governatore, aggiungendo che “il centrodestra si conferma la prima forza del paese, una coalizione coesa nonostante le offerte scabrose altrui, un modello di buongoverno che tiene la Lombardia, il Veneto, la Liguria e oggi anche il Friuli, dopo la vittoria in Sicilia”.

    L’importanza delle elezioni in Friuli

    Le regionali del Friuli Venezia Giulia erano attese con particolare attenzione dagli osservatori politici perché erano il secondo appuntamento elettorale dopo le elezioni politiche del 4 marzo 2018 e le elezioni regionali del Molise. Qui le ultime notizie, qui i risultati delle elezioni in Molise di domenica 22 aprile.

    Le elezioni del Friuli Venezia Giulia sono, come quelle in Molise, un banco di prova per le forze politiche che si contendono il governo a livello nazionale.

    La presidente uscente della regione è Debora Serracchiani, del Partito democratico, eletta alla Camera alle elezioni dello scorso 4 marzo. In seguito alla sconfitta del Pd alle elezioni, Serracchiani si è dimessa dalla segreteria nazionale del partito e dalla presidenza della Regione.

    Oltre che per l’elezione del nuovo presidente della Regione, i cittadini del Friuli Venezia Giulia sono chiamati alle urne per il rinnovo degli organi di 19 comuni e per referendum consultivi in materia di circoscrizioni comunali.

    Elezioni Friuli Venezia Giulia 2018: ultimi sondaggi

    Dal 4 al 6 aprile 2018, l’istituto Demopolis ha condotto un sondaggio in cui il candidato di centrosinistra Bolzonello si attesterebbe al 22-28 per cento

    Massimiliano Fedriga, candidato con il centrodestra, si attesterebbe al 45-51 per cento mentre il candidato del Movimento 5 Stelle, Morgera, si fermerebbe al 21-27 per cento.

    Elezioni Friuli Venezia Giulia 2018: Candidati

    I candidati alla presidenza della regione Friuli Venezia Giulia sono:

    Sergio Bolzonello, candidato del centrosinistra (sostenuto da Partito democratico, Open Sinistra FVG, Cittadini per Bolzonello presidente e Slovenska Skupnost).

    Qui la sua intervista a TPI

    Ha 58 anni,  è diplomato in ragioneria. È vicepresidente uscente e assessore alle attività produttive, turismo e cooperazione della regione Friuli Venezia Giulia.

    Alle regionali del 2013 è stato eletto come indipendente nella lista del Partito democratico.

    Dal 2001 al 2011 è stato sindaco di Pordenone, la città dove è nato. Nel 2001 è stato eletto al ballottaggio con il 58,4 per cento dei voti, sostenuto dalla lista civica “Fiume”, insieme a Democratici di Sinistra e Margherita.

    Nel 2006 viene riconfermato con il 64,5 per cento dei consensi.

    In precedenza aveva militato nel Partito liberale.

    – Massimiliano Fedriga, candidato del centrodestra (sostenuto da Lega Nord, Forza Italia, Fratelli d’Italia, Autonomia Responsabile, progetto FVG).

    Qui la sua intervista a TPI

    Nato a Verona, vive a Trieste. Ha 37 anni ed è laureato in scienze della comunicazione.

    È entrato nella Lega Nord nel 1995 e dal 2003 è segretario provinciale del partito a Trieste.

    Nel 2011 è stato candidato sindaco della Lega alle elezioni amministrative di Trieste, ma non è stato eletto: ha raccolto appena il 6,3 per cento dei voti, complice anche il mancato apparentamento tra il partito e Forza Italia.

    Dal 2014 al 2018 è stato capogruppo alla camera della Lega.

    Dal 2014 è segretario nazionale della Lega Nord Friuli Venezia Giulia.

    – Alessandro Fraleoni Morgera, candidato del Movimento 5 Stelle.

    Ha 48 anni e lavora come ricercatore a tempo determinato presso il dipartimento di Ingegneria e Architettura dell’Università di Trieste.

    Qui la sua intervista a TPI

    Nato a Roma, ha vissuto a Bologna e si è trasferito a Trieste nel 2008.

    Ha iniziato la sua attività politica nel 2009 con Alleanza Nazionale.

    Alla fine del 2012 è entrato nel Movimento 5 Stelle attraverso il meetup “Amici di Beppe Grillo” di Trieste.

    Da luglio 2005 a giugno 2007 è stato presidente dell’associazione dottorandi e dottori di ricerca italiani.

    Nel 2008 ha lanciato la campagna “se potessi avere 1.000 euro al mese”, per incrementare il salario dei dottorandi.

    – Sergio Cecotti, per Il Patto per l’Autonomia.

    Nato a Udine, ha 61 anni e in passato ha ricoperto diverse cariche amministrative come esponente della Lega Nord.

    È già stato presidente della regione dal 5 settembre 1995 al 28 aprile 1996 con l’appoggio del centrosinistra.

    Successivamente, è stato sindaco di Udine dal 1998 al 2008, prima alla guida di una giunta leghista appoggiata da due liste civiche, poi con una coalizione civica appoggiata dal centrosinistra.

    La rottura con la Lega Nord si è consumata nel 2003 in polemica con le imposizioni romane della Casa delle Libertà.

    Qui la sua intervista a TPI
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