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    Le elezioni in Emilia Romagna viste dai social: chi vince tra Borgonzoni, Bonaccini e Sardine

    Un report disegna lo scenario di una regione che va al voto spaccata in due. La ricerca ha analizzato le conversazioni online intorno all’Emilia Romagna e alle keyword associate tra il 10 ottobre e il 10 gennaio

    Di Veronica Di Benedetto Montaccini
    Pubblicato il 21 Gen. 2020 alle 15:08 Aggiornato il 21 Gen. 2020 alle 15:11

    Se la presenza e il successo sui social fossero predittivi dell’esito del voto, in Emilia Romagna le elezioni le avrebbe già stravinte la leghista Lucia Borgonzoni.

    Salvini infatti domina sui social, mentre Bonaccini nella società civile, tra le associazioni, gli imprenditori, gli enti e i professionisti. È il risultato di una ricerca sulle ormai imminenti elezioni in Emilia Romagna realizzata dal Centro Studi della FB&Associati, una società di lobbying e relazioni istituzionali, in collaborazione con la divisione specializzata in web advocacy FB Bubbles.

    Elezioni in Emilia Romagna 2020: i risultati nello speciale diretta video TPI

    Salvini stravince sui social

    Matteo Salvini è stato capace, con 449 contenuti, di raggiungere in soli tre mesi 5,2 milioni di interazioni – tra like e condivisioni – relative alla competizione elettorale.

    Ma se non è una sorpresa la capacità del Comandante di sfruttare abilmente i social – a differenza di Bonaccini, che nello stesso periodo ha raggiunto solo 2,3 milioni di interazioni – lo è, in fondo, la profondità raggiunta dal solco che separa questi due mondi. Sempre più lontani, separati dalle aspettative.

    In realtà sul web sia Borgonzoni che Bonaccini appaiono sostanzialmente alla pari, nonostante il secondo parta da una fanbase molto più esigua di quella dell’avversaria: 170mila follower, tra Facebook, Twitter e Instagram, contro 266mila. Borgonzoni in tre mesi ha raggiunto 2,6 milioni di interazioni.Bonaccini in rete cavalca il tema della sanità e dell’occupazione. Borgonzoni punta sulla tassazione (tra plastic tax e sugar tax) e sulla sicurezza.

    Se invece si abbandona il web e si entra in nell’arena delle cooperative, delle imprese private e delle organizzazioni di categoria, qualsiasi previsione darebbe per sicuro vincitore Stefano Bonaccini, presidente uscente e candidato del centrosinistra: che è molto più debole sui social ma è forte quando si tratta di battere palmo a palmo la regione per incontrare gli stakeholder e ottenerne la fiducia.

    Forse le elezioni nella ex roccaforte rossa diventeranno anche un caso da manuale per misurare la contrapposizione tra il mondo virtuale e il mondo fisico. Sì, perché nel primo spopola il centrodestra e vince la domanda di cambiamento. Nel secondo, costituito da aziende e associazioni, si impone la richiesta di continuità politica. Vale a dire: popolo contro élite, una distanza sempre più siderale.

    La pancia prima di tutto

    Tutto, secondo il report, è trattato in modo superficiale e all’insegna del solito ritornello: sui social trionfano i toni demagogici.

    Salvini, che sta cannibalizzando la sua candidata, traina la campagna elettorale con post che “nazionalizzano” la competizione, virando di quanto in quando su contenuti legati alle tradizioni culinarie e gastronomiche della regione (dal video in cui bacia la Coppa a quello sulla preparazione dei cappelletti). Il centrosinistra, che punta sulle questioni locali, nemmeno rincorre.

    Per esempio, Nicola Zingaretti, segretario del Pd, ha fatto venti post sulle elezioni con 31.200 interazioni. Nulla a che vedere con i 18 contenuti di Giorgia Meloni (Fratelli d’Italia), per un totale di 235mila interazioni.

    Tra i due litiganti…vincono le Sardine

    Che la posta in gioco sia davvero alta lo dimostra anche il fatto che le conversazioni in rete, nei tre mesi presi in esame, sono state monopolizzate dalle elezioni emiliane: ben il 75 per cento delle quasi 400mila uscite social, pubblicate a livello nazionale e che contengono la keyword Emilia Romagna, si riferiscono all’appuntamento con le urne del 26 gennaio.

    Tra i due contendenti si ritagliano però ampio spazio le Sardine: è quella del loro movimento la storia che ha dominato sulla narrazione delle elezioni. Le prime tre notizie che hanno fatto più presa in termini di condivisioni (oltre 875mila) riguardano loro, il movimento che riempie le piazze.

    Le Sardine sono state la rivelazione di queste elezioni regionali, e non solo sui social.

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