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    Draghi vuole estendere il Green pass a tutti i luoghi di lavoro, ma la Lega frena

    Di Marta Vigneri
    Pubblicato il 7 Set. 2021 alle 08:12 Aggiornato il 7 Set. 2021 alle 08:16

    Dovrà attendere ancora qualche giorno l’approvazione del decreto agosto, che ha introdotto l’obbligo di certificazione verde per il personale scolastico e per chi viaggia su aerei, navi, bus e treni a lunga percorrenza. Da un lato, l’ala No Vax della Lega lo ha bloccato in Aula, nella Commissione affari Sociali, dove la settimana scorsa ha presentato cinque emendamenti contrari. Dall’altro Draghi vorrebbe estenderlo anche ai dipendenti della pubblica amministrazione, ai dipendenti di bar e ristoranti e ai lavoratori del privato.

    Occorrerà superare gli ostacoli che bloccano il governo e decidere con le parti sociali e i sindacati su questioni cruciali: se imporre l’obbligo di Green Pass o invece quello di vaccino, se adottare protocolli rigidi o più flessibili, se garantire tamponi gratuiti o farli pagare. Servono altri giorni di tempo, e l’incontro di ieri tra il premier e il segretario della Cgil Maurizio Landini non è servito a sbrogliare questi nodi.

    L’altro intoppo, poi, riguarda appunto la resistenza della Lega. Matteo Salvini fa il suo gioco e si lascia tentare da coloro che hanno presentato gli emendamenti contrari al Green Pass in Aula. Andare avanti ignorandoli significherebbe perdere esponenti di rilievo del partito come Claudio Borghi. In cambio però, il governo non porrebbe la fiducia, come richiesto dal segretario leghista.

    “Spero che non la mettano. Chiederò al governo di non farlo”, ha detto Salvini. Palazzo Chigi si dice disponibile a concedere questo segnale se il leader del Carroccio convincerà i suoi a cedere sul decreto agosto. Eppure l’ex ministro ne fa una questione di principio e ricorda nella serata di ieri che la fiducia si mette “per superare l’ostruzionismo”, riporta Repubblica. La Lega, invece, “ha presentato cinque emendamenti”.

    Questi però restano irricevibili dagli altri partiti del governo. E anche per il numero due del Carroccio, il Ministro Giancarlo Giorgetti, vicino alla linea di Draghi e quindi favorevole a imporre l’obbligo di Green pass alle categorie già contemplate dal decreto agosto e ad estenderlo ad altre, in quanto misura che “garantisce condizioni di sicurezza”. L’ultima parola, però, spetta a Salvini. “Non domandate a me, chiedete a Matteo”, fa sapere Giorgetti.

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