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    Draghi: “Emergenza climatica come la pandemia, agire subito o sarà troppo tardi”

    Di Giulio Alibrandi
    Pubblicato il 20 Set. 2021 alle 20:22

    Draghi: “Emergenza climatica come la pandemia, agire subito o sarà troppo tardi”

    Il cambiamento climatico è un’emergenza di “uguale entità” alla pandemia e richiede una risposta “immediata” per evitare conseguenze peggiori del riscaldamento globale, associate a un aumento delle temperature superiore a 1,5 gradi.

    A lanciare l’allarme per la crisi climatica è stato oggi Mario Draghi, intervenuto in videoconferenza alla tavola rotonda sul clima (“Climate Moment”) che si è svolta a New York, nell’ambito degli eventi per la 76esima Assemblea generale Onu.

    Nel suo intervento Draghi ha dichiarato che le misure attuali sono insufficienti per fermare la crescita delle emissioni di gas serra, la causa del riscaldamento globale, e che sono necessarie azioni decise anche nel breve termine, come la progressiva eliminazione del carbone sia a livello nazionale che internazionale.

    Allo stesso tempo ha dichiarato che l’Unione europea è solo responsabile per l’8 percento delle emissioni globali, e che l’afflusso di investimenti verso le fonti di energia pulita è fondamentale “soprattutto nei mercati emergenti e nelle economie in via di sviluppo”.

    “Molti paesi, come l’Italia, hanno deciso di mettere al centro dei piani di ripresa e resilienza un modello di crescita più verde e inclusivo. Tuttavia, sappiamo già che occorre fare di più”, ha detto Draghi, aggiungendo che gli “eventi meteorologici estremi” degli ultimi mesi, hanno ricordato in maniera “dolorosa” quali possano essere gli impatti del cambiamento climatico, il che, richiede “un’azione immediata sull’adattamento”.

    Draghi ha ricordato i 100 miliardi di dollari in finanziamenti annui che nel 2009 i paesi più ricchi avevano promesso di far arrivare a quelli in via di sviluppo entro il 2020. Un impegno mai rispettato, diventato una questione chiave nella diplomazia climatica. Secondo Draghi, oltre alla mobilitazione di risorse pubbliche, come in questo caso, è necessario mobilitare anche risorse private. “Le risorse pubbliche da sole non possono sostenere l’intero costo della transizione”, ha detto. “Altrettanto fondamentale è la mobilitazione del settore privato”, ha detto che le autorità pubbliche possono creare le condizioni per sbloccare gli investimenti privati attraverso politiche apposite e investimenti mirati.

    Il presidente del Consiglio ha anche citato la fissazione di un prezzo per le emissioni di anidride carbonica (CO2) come uno degli strumenti per accelerare la transizione verde. Draghi ha citato il prossimo vertice a Roma del G20, di cui l’Italia quest’anno detiene la presidenza di turno e  e la COP26 a Glasgow come “un’occasione imperdibile per rispondere a queste sfide e dimostrare la nostra determinazione collettiva”.

    “L’Italia farà la sua parte. Siamo pronti ad annunciare un nuovo impegno finanziario sul clima nelle prossime settimane”.

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