Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Menu
  • Politica
  • Home » Politica

    L’asse euroatlantico e il “commissariamento gentile” del belpaese (di Marco Antonellis)

    Di Marco Antonellis
    Pubblicato il 18 Feb. 2021 alle 09:00 Aggiornato il 18 Feb. 2021 alle 09:15

    “Questo Governo sarà convintamente europeista e atlantista, in linea con gli ancoraggi storici dell’Italia: Unione europea, Alleanza Atlantica, Nazioni Unite”. Insomma, come avevamo già anticipato nelle scorse settimane, il governo Draghi grazie all’operazione Renzi riporterà il baricentro del paese verso gli storici ancoraggi statunitensi ed europei a scapito delle sbandate sovraniste, russe e cinesi tanto che ambienti di primo piano del deep state nazionale rivelano: “Il nuovo governo sarà un ‘commissariamento gentile’ da parte dell’asse Euroatlantico”.

    Insomma, l’Italia deve rientrare nei ranghi dopo le sbandate populiste e sovraniste con i loro addentellati internazionali. Ma il governo Draghi sarà anche un modo per mettere il paese sotto l’ombrello della Troika che come tutti sanno è formata da BCE, Commissione europea e Fondo Monetario Internazionale (tutti ambienti dove Mario Draghi è considerato di casa).

    Perché la vera “missione” del professor Draghi sarà quella di rilanciare il paese (altrimenti sarebbe a rischio anche la tenuta della stessa comunità europea) facendo però in modo che non saltino per aria i già delicati conti pubblici italiani onde evitare il “commissariamento” vero e proprio quando ritorneranno in vigore i parametri interni Ue.

    Rischio che secondo gli stessi ambienti internazionali sarebbe stato pressoché inevitabile con il Recovery pieno zeppo di bonus e mancette del Conte due. Motivo più che valido per mettere un’economista al posto di un avvocato.

    P.s.: Mario Draghi ancora non ha avuto modo di conoscere tutte le strutture e le stanze di palazzo Chigi compreso l’appartamento al terzo piano di 300 metri quadri dedicato al presidente del Consiglio. In questi giorni chi ha avuto modo di frequentarlo ha però notato che sta usando lo stesso studio di Giuseppe Conte, la magnifica Galleria Deti che fu già in uso anche a Silvio Berlusconi.

    Leggi anche: 1. Il Pd e il “mistero” dell’intergruppo parlamentare: Zingaretti non ne sapeva nulla / 2. Qui Radio Colle: Draghi sui sottosegretari dovrà decidere da solo. Niente “aiutini” da Mattarella

    Leggi l'articolo originale su TPI.it
    Mostra tutto
    Exit mobile version