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    De Vito-Frongia indagati: “Tutto M5S Roma sotto shock”, Paolo Barros a TPI

    Marcello De Vito (S). Credit Image: Ansa/Andrea/Pacific Press via Zuma Wire. Daniele Frongia (D) Credit: Ansa/Andrea Ronchini/Pacific Press via ZUMA Wire

    L'assessore allo Sport del Campidoglio è indagato nell'ambito della stessa inchiesta per cui ieri è stato arrestato Marcello De Vito, presidente dell'Assemblea capitolina

    Di Anna Ditta
    Pubblicato il 21 Mar. 2019 alle 17:34 Aggiornato il 12 Set. 2019 alle 03:01

    “Ho appena appreso che anche Frongia è indagato, siamo tutti sotto shock. Non avremmo mai pensato una cosa del genere, soprattutto da quelli che erano i simboli del Movimento Cinque Stelle a Roma”. A parlare è Paolo Barros, esponente del M5S di Roma e consigliere del IX municipio della Capitale.

    “Speriamo che la giustizia faccia il suo corso e che siano riconosciuti innocenti fino al terzo grado di giudizio”, dice il consigliere a TPI, che lo ha contattato telefonicamente. “A livello politico è un duro colpo per il Movimento, non avremmo mai pensato che si potesse arrivare a una cosa simile”.

    Barros in passato non ha nascosto la sua posizione in contrasto con le politiche del governo e, in particolare, con il decreto sicurezza. Dopo le sue dichiarazioni critiche verso la Lega, è stato trasferito a sorpresa dalla Commissione dedicata alla scuola, alla cultura e allo sport a quella urbanistica (materia in cui – come lui stesso ammette –  non ha alcuna competenza).

    Proprio in quanto ex componente della commissione sullo sport, Barros ha avuto modo di conoscere e di collaborare con l’assessore allo Sport del Comune di Roma Daniele Frongia, ora indagato per corruzione nell’inchiesta sullo Stadio della Roma. Ieri nell’ambito della stessa inchiesta è stato arrestato Marcello De Vito, presidente dell’Assemblea capitolina.

    Dopo essere finito in manette, De Vito è stato espulso dal Movimento Cinque Stelle direttamente dal capo politico, Luigi Di Maio. Una decisione che Barros giudica positivamente, e non vede in contrasto con la vicenda del processo alla sindaca Raggi, assolta in primo grado dall’accusa di falso e mai espulsa. “È una questione molto grave, qui si parla di corruzione. Noi davvero gridiamo onestà, quindi secondo me – non lo dico per difendere il nostro capo politico Di Maio – un gesto forte ci voleva. Dentro M5S, con i nostri valori, qualcosa del genere non deve più succedere”.

    Toccherà adesso anche a Frongia, molto vicino a Virginia Raggi, vista la recente notizia che lo vede indagato? “Non lo so, veramente. È stato uno shock per tutto il Movimento Cinque Stelle romano”, risponde Barros.

    “È un momento duro per la sindaca e per noi dei Cinque Stelle, ma lei deve tenere duro e mandare avanti una città che ha tanti problemi, come sappiamo”, aggiunge.

    Barros, 30 anni, madre capoverdiana e padre della Guinea, ci tiene anche a esprimere la sua solidarietà ai ragazzi che si trovavano sul bus sequestrato e dato alle fiamme a Milano da  Ousseynou Sy autista di origine senegalese [qui il suo profilo].

    “Era una situazione che poteva finire veramente nel dramma”, dice. “Chiaramente questa è una persona con problemi mentali, si evince da quello che hanno raccontato i ragazzi e gli inquirenti”.

    “Va fatta giustizia a prescindere dal colore della pelle”, aggiunge. “Può essere nero, giallo, verde o anche alieno per me. L’importante è che ci sia giustizia. Ma com’è possibile che una persona con dei precedenti penali potesse lavorare con i bambini? Io sono un educatore, lavoro con i bambini, e vengo sottoposto sempre a moltissimi controlli. Com’è possibile che ci si trovi in una situazione del genere?”.

    Paolo Barros, consigliere M5S del IX municipio a Roma

    >> Esclusivo TPI: Roma, ora la sindaca Raggi valuta le dimissioni

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