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    Crisi di governo? Salvini pensa già alla campagna elettorale, partendo dal Sud: ipotesi voto a inizio 2020

    Si rincorrono le voci di uno strappo con il Lega-M5S su decreto sicurezza bis o flat tax, prima della manovra

    Di Donato De Sena
    Pubblicato il 31 Lug. 2019 alle 09:05 Aggiornato il 10 Gen. 2020 alle 19:29

    Crisi di governo? Salvini pensa già alla campagna elettorale, partendo dal Sud

    Formalmente la crisi di governo non c’è ma Matteo Salvini prepara già la sua campagna elettorale, programmando un tour di incontri nelle regioni del Sud, quelle che alle Elezioni Politiche del 2018 hanno premiato soprattutto il Movimento 5 Stelle.

    È quanto evidenzia oggi il quotidiano Repubblica, parlando di tour d’agosto che il vicepremier leader della Lega avrebbe pianificato in gran segreto. Si tratta di una serie di appuntamenti in Campania, Calabria e soprattutto in Sicilia, che risultano determinati per il ministro dell’Interno per puntare ad un successo in solitaria, in vista di un ritorno alle urne che lui immagina ormai vicino.

    Un eventuale ritorno alle elezioni in in autunno è improbabile perché si è chiusa la finestra elettorale, ma risulta più viva che mai la pista che porta al voto nei primi mesi del 2020. L’obiettivo di Salvini è dunque quello di conservare alti i numeri del suo consenso per provare a conquistare l’autosufficienza senza alleanze, senza Forza Italia e senza Fratelli d’Italia. L’impresa non è impossibile. Stando agli ultimi sondaggi realizzati dai principali istituti demoscopici italiani, dopo lo straordinario successo delle Europee del 26 maggio, quando ha raccolto il 34 per cento dei consensi, la Lega è ora salita a quota 38 punti, mentre gli alleati M5S si mantengono vicini al 20 per cento.

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    L’impegno al Sud, dunque, risulta fondamentale perché non si può giungere alla maggioranza assoluta dei seggi in Parlamento senza passare attraverso la vittoria nei collegi uninominali del Mezzogiorno, che un anno e mezzo fa sono stati grande bacino dei pentastellati.

    L’ipotesi del voto a inizio 2020

    Le voci di Elezioni Politiche da svolgersi a inizio 2020 si rincorrono da giorni. Ieri il Corriere della Sera con un articolo di retroscena ha riferito, parlando di una riflessione attribuita al sottosegretario Giancarlo Giorgetti, che, dopo uno strappo con il M5S, in particolare sul decreto sicurezza bis, la Lega potrebbe accettare una crisi pilotata che metta in sicurezza la legge di Bilancio 2020. La manovra potrebbe essere sostenuta da un governo di minoranza guidato dallo stesso Giuseppe Conte, con il Carroccio disponibile ad evitare la sfiducia in cambio di una garanzia su un ritorno alle urne in tempi brevi, non oltre il mese di febbraio.

    La Stampa, invece, ha riferito che una frattura definitiva nella maggioranza gialloverde potrebbe arrivare dopo la pausa estiva sulla riforma fiscale al centro del programma leghista. “Se salta la flat tax il governo va a casa”, è l’ultimatum che Salvini avrebbe lanciato al M5S e al Ministero dell’Economia. La partita è cominciata.

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