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    “Conte avvisa il M5S: se cado c’è Draghi”, ma il Quirinale e Palazzo Chigi smentiscono

    Giuseppe Conte Credits: ANSA

    Palazzo Chigi parla di "riserbo e silenzio" da parte del premier

    Di Anna Ditta
    Pubblicato il 31 Gen. 2021 alle 12:39 Aggiornato il 31 Gen. 2021 alle 12:41

    A mattinata inoltrata una nota di Palazzo Chigi smentisce le ricostruzioni apparse sui giornali, che oggi descrivono il presidente del Consiglio dimissionario Giuseppe Conte come “deluso e amareggiato” per la piega che sta prendendo la crisi di governo aperta da Matteo Renzi, dopo il mandato esplorativo conferito al presidente della Camera Roberto Fico dal capo dello Stato.

    Dal Corriere della Sera Conte viene dipinto “asserragliato tra Casalino e i fedelissimi”, mentre “compulsa i sondaggi che danno una sua lista sopra il 15 per cento dei consensi” e, secondo “voci di Palazzo Chigi”, inizia ad accarezzare l’idea di “traslocare alla Farnesina“. “Se l’obiettivo è costruire l’alternativa ai sovranisti io ci sto”, sono i virgolettati che il Corriere attribuisce a Conte. “Se invece finisce con un governo di tutti è chiaro che non c’è bisogno di me”.

    Secondo un articolo di Repubblica, Conte avrebbe “avvertito” il Movimento Cinque Stelle che, nel caso di mancata formazione di un suo nuovo governo, sarebbe stato pronto a subentrare al capo dell’esecutivo l’ex governatore della Bce Mario Draghi. “Preoccupato, ma non immobile, l’avvocato sente i leader di maggioranza che lo sostengono. Consulta i ministri più fidati. E siccome avverte un progressivo sgretolarsi del Movimento, mette in guardia i grillini dallo scenario alternativo al suo “ter”: un governo di Mario Draghi”, si legge nel pezzo firmato da Tommaso Ciriaco.

    “In questa ricostruzione, l’ex presidente della Bce sarebbe già stato preallertato dal Colle. Ma in realtà non c’è alcun indizio concreto che ci sia stata una mossa del Quirinale in questo senso”. Proprio per il delinearsi di un eventuale incarico a Draghi, Conte, nelle conversazioni private, sarebbe arrivato a dire che “no, stavolta potrei non farcela“.

    Poco prima della smentita di Palazzo Chigi, fonti qualificate del Quirinale, citate dall’agenzia Agi, definivano “destituita di ogni fondamento” la notizia “che il presidente della Repubblica Sergio Mattarella abbia contattato, da quando si è aperta la crisi di governo, il presidente Mario Draghi”.

    Palazzo Chigi: “Ricostruzioni prive di ogni fondamento”

    Nella nota diffusa dall’ufficio stampa di Palazzo Chigi non cita gli articoli in questione, ma precisa genericamente che “le ricostruzioni riportate dai quotidiani in questi giorni sul Presidente del Consiglio, non ultime quelle apparse questa mattina, sono destituite di ogni fondamento e veridicità“.

    “Spiace in particolare continuare a leggere”, prosegue la nota, “soprattutto da parte di chi abitualmente segue più da vicino il Presidente del Consiglio, virgolettati mai pronunciati e fantasiosi retroscena, nonostante dallo scorso 26 gennaio, giorno in cui il Presidente del Consiglio ha rassegnato le dimissioni nelle mani del Capo dello Stato, il Presidente Conte e l’intera comunicazione di Palazzo Chigi non abbiano mai rilasciato dichiarazioni o fatto trapelare informazioni che rispecchiassero in alcun modo il pensiero del Presidente, con l’unica eccezione di una dichiarazione riportata sul proprio canale Facebook del 26 gennaio”.

    “Il riserbo e il silenzio del Presidente del Consiglio”, conclude l’ufficio stampa, “sono un doveroso e rispettoso ossequio non solo alla delicata situazione politica che sta vivendo il nostro Paese, ma anche al lavoro che il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e il Presidente della Camera Roberto Fico stanno svolgendo in questi giorni, di concerto con le forze politiche chiamate in causa, per tutelare l’integrità delle Istituzioni e l’interesse dei cittadini italiani”.

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