Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Menu
  • Politica
  • Home » Politica

    Calenda rompe con il Pd: “Non intendo andare avanti con questa alleanza, è una delle decisioni più sofferte da quando faccio politica”

    Di Niccolò Di Francesco
    Pubblicato il 7 Ago. 2022 alle 14:42 Aggiornato il 7 Ago. 2022 alle 15:25

    Calenda rompe con il Pd: l’annuncio ufficiale del leader di Azione

    “Non intendo andare avanti con questa alleanza”: Carlo Calenda torna sui suoi passi e rompe con il Pd. Il leader di Azione ha comunicato la sua decisione di non far più parte della coalizione di centrosinistra e di correre da solo alle prossime elezioni politiche del 25 settembre nel corso di Mezz’ora in più, il programma di Lucia Annunziata in onda su Rai 3 nel primo pomeriggio di domenica 7 agosto.

    È una delle decisioni più sofferte da quando faccio politica – ha dichiarato Calenda in apertura di trasmissione – questa legislatura ha visto tutto e il contrario di tutto”.

    “Alla vigilia di queste elezioni, io ho intrapreso un negoziato con il Pd perché non ho mai avuto l’intenzione di distruggere il Partito Democratico. Ho fatto un negoziato con Enrico Letta cercando di costruire un’alternativa di governo”.

    “Mano a mano che questa negoziazione andava avanti si aggiungevano pezzi che stonavano. Oggi io mi trovo a fianco a delle persone che hanno trovato 54 volte la sfiducia a Draghi e dall’altra parte delle persone, come gli ex 5 Stelle, che hanno demolito quello che io ho fatto al Mise”.

    “E allora mi sono un po’ perso e ho proposto a Letta di fare un’alleanza con Azione rinunciando ai collegi. Non mi sento a mio agio con questo, non faccio politica per questo”.

    “Pertanto io ho comunicato ai vertici del Pd che non intendo andare avanti con questa alleanza” ha quindi dichiarato Calenda.

    “Non si fa politica contro qualcuno, si fa politica per spiegare agli italiani cosa bisogna fare. Dialogo con Renzi? Lo vedremo” ha aggiunto l’ex ministro dello Sviluppo economico.

    “Costruiremo delle liste molto forti” ha affermato Calenda che poi ha aggiunto: “Se dovremmo raccogliere le firme, lo faremo. Se non ce la dovessimo fare evidentemente la nostra proposta non è stata convincente”.

    “Se il Paese non mi seguirà vorrà dire che ho sbagliato mestiere – ha aggiunto Calenda – Voglio dire a Letta che c’è delusione per una scelta che potevamo fare, ha fatto quello che hanno fatto tutti i leader del Partito Democratico prima di lui”.

    L’intesa tra Azione, +Europa e Pd era stata firmata solamente il 2 agosto scorso e si basava, tra le altre cose, nel proseguire l’azione del governo guidato da Mario Draghi.

    La decisione di Enrico Letta di allargare la coalizione di centrosinistra a Sinistra Italiana e Verdi, oltre che a Impegno civico di Luigi Di Maio, aveva provocato dei malumori nel leader di Azione che aveva deciso di non commentare l’accordo, nonostante questo fosse esplicitamente basato sulla “difesa della Costituzione” e non su un vero e proprio programma elettorale.

    L’annuncio di Calenda, però, crea anche una frattura tra Azione e + Europa: poco prima della decisione ufficiale dell’ex ministro dello Sviluppo economico, infatti, la segretaria di +Europa aveva ribadito la soddisfazione e il forte apprezzamento per l’accordo sottoscritto con il Partito Democratico.

    Notizia in aggiornamento

    Leggi l'articolo originale su TPI.it
    Mostra tutto
    Exit mobile version