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    Pd, Enrico Letta è il nuovo segretario. Sull’alleanza col M5s: “Abbiamo vinto solo con le coalizioni. Io ci credo”

    Di Lara Tomasetta
    Pubblicato il 14 Mar. 2021 alle 07:43 Aggiornato il 14 Mar. 2021 alle 15:15

    Assemblea nazionale Pd: Enrico Letta è il nuovo segretario

    Si è conclusa l’assemblea del Partito Democratico che ha eletto Enrico Letta come nuovo segretario. Letta, che ha ottenuto 860 voti a favore (2 i no e 4 gli astenuti), è salito sull’inedito ‘palco’ al Nazareno in diretta streaming per il suo discorso durante l’assemblea nazionale del Pd con la consapevolezza di essere il nuovo segretario anche se quello che serve è “un nuovo Pd”. I lavori si sono aperti con l’intervento della presidente Pd, Valentina Cuppi.

    Letta ha principiato il suo discorso ringraziando il segretario dimissionario Nicola Zingaretti: “A lui mi lega una lunga e profonda amicizia. Faremo insieme tante cose. Ti ringrazio per avermi cercato. Saluto tutte le democratiche e tutti i democratici, mi propongo di iniziare una riflessione oggi. Presenterò delle idee, si troveranno in un vademecum che invierò ai circoli per arrivare a delle conclusioni”.

    Poi Letta ha proseguito con una riflessione sul 2020, l’anno della pandemia che ha colpito violentemente l’Italia: “È l’anno più buio della nostra storia repubblicana quello che abbiamo alle nostre spalle, 100mila morti, è scesa la speranza di vita, smarrimento, disperazione diffusa, anziani soli, morti da soli, le famiglie che anno perduto i loro cari senza salutarli, il mio pensiero va al personale sanitario e a tutti coloro che hanno svolto una funzione fondamentale per la resistenza del nostro Paese. Penso al mezzo milione di italiani che hanno perso il lavoro. È stato un periodo terribile nel quale però sono nati tanti segnali di speranza. Penso a un patto generazionale tra anziani e giovani. Noi siamo forse vicini alla liberazione, sappiamo che fino all’estate ci aspetterà un periodo difficilissimo. La salute resta lo sforzo principale. Nessuno si salva da solo, serve cooperazione”.

    “L’immagine del nostro presidente Mattarella che si vaccina è la speranza”, ha proseguito Letta. “Ma lo Stato si è rivelato fragile, è indispensabile rilanciare e rivedere il rapporto con le Regioni. La fine della pandemia, come la caduta del muro di Berlino per la mia generazione, potrà scatenare la voglia di rinascita”.

    Ripartire da donne e giovani: voto ai 16enni

    Il nuovo segretario dem ha fatto mea culpa sul ruolo delle donne, in Italia e nel partito: “In questo anno, la parte della nostra società che ha pagato il prezzo più alto è quella delle donne: le disuguaglianze sono cresciute. Le violenze sono aumentate in modo insopportabile, le opportunità sono calate, le condizioni di lavoro sono peggiorante ovunque. É diventata impossibile la conciliazione. Noi dobbiamo assumere questo tema come centrale. Abbiamo un problema, lo stesso fatto che io sia qui e non una segretaria donna, dimostra che abbiamo un problema, non è problema solo nostro”.

    Arrivo a questa candidatura coi giovani nel cuore, mi ha cambiato la vita in questi sette anni, arrivo da persona libera. I talenti sviluppati qui valgono. Io scelgo il partito e io ci sono perché ritengo che questa sia la sfida essenziale”. “Arrivo a questa candidatura con i giovani nel cuore. Lo ribadisco perché è ciò che mi ha cambiato la vita in questi anni”, ha continuato. “Lascio tutti gli incarichi che ho avuto fino ad ora con retribuzione. Conserva la presidenza dell’Istituto Jacques Delors, che non ha retribuzione”.

    “Il Pd non sia ombelico, orizzonte europeo”

    “Dovremo esserci senza pensare al nostro ombelico, si sta aprendo un mondo nuovo in cui l’Italia guida il G20, è andato a casa Trump, si cerca di combattere là dove le dittature tornano: penso al popolo birmano. La nuova speranza nasce ad esempio dall’elezione di una persona che ho avuto modo di conoscere, parlo di Ngozi Okonjo per il WTO. La nostra Italia globale è quelal che ha il volto di Luca Attanasio”.

    “Dobbiamo lavorare per far tornare gli insegnanti a pensare che è il mestiere più bello del mondo, ma non come lo stiamo gestendo ora, per dare l’idea ai giovani che possono farlo. Dobbiamo essere il partito dei giovani, solo se li coinvolgeremo potremo dire di aver vinto, se non sarà così io avrò perso la mia sfida qui. Per questo voglio mettere in piedi un’università democratica, fondamentale perché oggi c’è anche la voglia di questo. La gente ha capito che è meglio avere dei politici formati piuttosto che avere persone che pensano che la competenza sia un orpello negativo. Io sono convinto che il voto debba essere dato ai 16enni, mi rendo conto che sarà una battaglia difficile ma dobbiamo allargare la fascia di peso dei giovani nella nostra società, dobbiamo fare un partito che abbia le porte aperte”.

    Le coalizioni e il Pd come alternativa a Lega e FdI. Ripartire dal lavoro di Zingaretti

    “Il 2018 era cominciato bene per noi, avevamo perso le elezioni e ci stavamo rigenerando. L’opposizione fa parte della vita democratica. È una bella notizia che M5s e lega oggi sostengano il governo Draghi. E credo che il tema della Lega sia un tema che dovremo cercare di capire, riguardo alla credibilità dei suoi passaggi”, ha aggiunto. “Non dobbiamo essere quelli che devono per forza andare al governo. Se diventiamo la protezione civile della politica, diventiamo il partito del potere. E se siamo il partito del potere, noi moriamo. Si vincono le elezioni se non si ha paura di andare all’opposizione”, ha detto neo segretario.

    Letta, su Twitter, ha poi scritto: “Grazie a Zingaretti con cui c’è amicizia e sintonia, grazie a Nicola per avermi cercato. Lavoreremo insieme, gli ho detto, nel Pd porteremo avanti il tuo lavoro. #iocisonoPD #AssembleaPD”.

    L’anima il cacciavite

    “Due parole: l’anima e il cacciavite. Una idea strana, ma alla fine la nostra politica deve essere questo, mettere insieme l’anima e il cacciavite. Se siamo solo anima, non possiamo cambiare le cose. Dobbiamo sapere qual è la vite da girare”. A usare questa immagine, ha aggiunto Letta, “sono stati Romano Prodi e Jacques Delors”.

    “Oggi mi candido a nuovo segretario del Pd, ma sono che non vi serve un nuovo segretario, ma un nuovo Pd. Lascio quello che stavo facendo per un incarico di partito. Abbiamo davanti una fase di ricostruzione del Paese che nascerà dalla politica, dal partito, io ci sono perché ritengo che questa sia la sfida essenziale per l’Italia e per la sfida europea. Si lancia finalmente la conferenza sul futuro dell’Europa”.

    Letta rilancia la battaglia per lo Ius soli

    “Credo che sarebbe una buona cosa se il governo Draghi, il governo del tutti insieme, sia quello di una normativa sullo Ius Soli”, ha detto il neo segretario dem che ha parlato del coraggio di fare opposizione. Gli ha presto risposto il leader della Lega Matteo Salvini che ha commentato: “Letta e il Pd vogliono rilanciare lo ‘ius soli’, la cittadinanza facile per gli immigrati? Se il nuovo segretario torna da Parigi e parte così, parte male. Risolviamo i mille problemi che hanno gli italiani e gli stranieri regolari in questo momento, non perdiamo tempo in cavolate”.

    Patrick Zaki cittadino europeo

    “Faremo una battaglia perché Patrick Zaki diventi cittadino europeo. Sarebbe un segnale per l’Egitto che ha violato insopportabilmente i diritti umani”. Ha ribadito Enrico Letta durante l’intervento all’assemblea Pd.

    Il voto elettronico

    Come anticipato dallo stesso Letta quindi, sarà una votazione online su una piattaforma dedicata, con un sistema che ricorda il voto elettronico utilizzato in Parlamento. Il risultato sarà, dunque, immediato. Per partecipare al voto, i componenti dell’assemblea dovranno registrarsi sulla piattaforma. La proclamazione del nuovo segretario è prevista per le 13.30 circa. Il nuovo segretario, a quel punto, potrebbe fare una dichiarazione all’assemblea.

    Nella sede del Nazareno è prevista la sola presenza della presidente, Valentina Cuppi, e di un gruppo ristretto di dirigenti e probabilmente dello stesso Enrico Letta.

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