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    Il padre di Mimmo Lucano è gravemente malato, l’appello di un comitato a Mattarella: “Sia revocato l’esilio”

    L'ex sindaco di Riace è ancora sottoposto al divieto di dimora e non può stare accanto al papà morente

    Di Niccolò Di Francesco
    Pubblicato il 19 Ago. 2019 alle 11:10 Aggiornato il 21 Ago. 2019 alle 14:39

    Il padre di Mimmo Lucano è malato, l’appello di un comitato a Mattarella

    Il padre di Mimmo Lucano è gravemente malato: il comitato Undici Giugno, così, ha lanciato un appello al presidente della Repubblica Sergio Mattarella affinché venga permesso all’ex sindaco di rientrare a Riace.

    L’appello del comitato segue le petizione nata su change.org, che, in poco più di un giorno, ha raccolto oltre 30mila firme.

    “Crediamo che sia giunto il tempo di chiudere con forza e con tutti gli strumenti possibili la revoca dell’assurdo e giuridicamente inspiegabile esilio di Domenico Lucano” si legge sul profilo Facebook del comitato.

    “Il papà di Mimmo sta consumando gli ultimi giorni della sua vita. Dopo il calvario di quest’ultimo anno, pensiamo che abbiano diritto, tutti e due, di salutarsi con serenità dentro le mura della loro casa”.

    Il Comitato, che prende il nome dal giorno in cui ha preso il via il processo ai danni dell’ex sindaco di Riace, si appella dunque al Capo dello Stato affinché venga data la possibilità a Lucano di rientrare nella cittadina calabrese.

    L’ex primo cittadino, infatti, nel 2018 è stato coinvolto in un’inchiesta con l’accusa di aver commesso una serie di reati legati alla gestione dell’accoglienza dei migranti nel centro della Locride, che era diventato un modello di integrazione degli stranieri.

    Nel 2018, Mimmo Lucano è stato sottoposto agli arresti domiciliari, successivamente revocati, mentre permane ancora oggi il divieto di dimora nel comune di Riace. Ecco perché Lucano non può raggiungere il padre morente.

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