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    “Non sarai troppo magra?”. La lite tra Masini e Elodie che nessuno ha raccontato

    Elodie e Marco Masini. Credit: Instagram
    Di Franco Bagnasco
    Pubblicato il 17 Feb. 2020 alle 13:30 Aggiornato il 17 Feb. 2020 alle 13:31

    La chicca è di quelle sfiziose assai, e viene dal backstage dell’ultimo Festival di Sanremo targato Amadeus, che è come la crostata di mammà: non smette mai di regalare gioie. Prima il crash tra Fiorello e Tiziano Ferro; poi Morgan contro Bugo.

    Si chiude in bellezza con una grana etero (quella che mancava) che “TPI” scodella con un minimo di colpevole ritardo. Protagonisti di uno scazzo epico fra corridoi e camerini del minuscolo Teatro Ariston, nel bel mezzo delle cinque serate, di fronte a un drappello di addetti ai lavori, sono stati la bella Elodie e Marco Masini.

    Che cosa ha fatto scattare la scintilla? Una frase del 55enne cantautore fiorentino, il quale, incrociata la grintosa 29enne romana uscita da “Amici”, l’ha approcciata con un forse incauto: “Oh, ciao: ma quant’è che non mangi?“. Pare che il saluto fosse una sorta di complimento, magari non formulato nel modo migliore. Della serie: sei bella, hai un fisico da urlo, chissà quanto devi stare a dieta per apparire così. Una cosa ruspante, insomma. Ma a fin di bene.

    Elodie però non ha affatto gradito, e – complice forse la tensione per l’imminente e cruciale esibizione con “Andromeda” – è partita con un epico cazziatone all’indirizzo del toscano della nostra canzone leggera, che in pochi minuti, come in una seduta spiritica, ha avuto la sensazione di sentire evocare idealmente tutti i “Vaffanculo” rimasti nell’aria grazie al suo celebre pezzo del 1993. E ovviamente è rimasto pietrificato.

    Elodie se l’è presa, in particolare, perché ravvisava nel saluto masiniano possibili allusioni a problematiche alimentari. E non è riuscita a trattenere una reazione forte. I presenti riferiscono anche che dopo aver cantato Elodie sia andata da Marco Masini a scusarsi per avere ecceduto. E ciò le fa sicuramente onore.

    È il degno finale del Sanremo di “un passo indietro”, quello del politicamente corretto senza soluzione di continuità. Quello che convincerà il povero Amedeo Sebastiani (in caso di un Amadeus Bis) a farsi vistare i testi da un team di avvocati prima di presentare qualsiasi donna dovesse apparire in futuro al suo fianco.

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