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    Mentre in Italia Draghi boccia la tassa di successione, Biden negli Usa dice: “Riprendiamoci i soldi dei ricchi”

    Di Giulio Cavalli
    Pubblicato il 28 Mag. 2021 alle 12:41

    Dice Draghi che non è tempo di chiedere soldi ma di dare soldi. Quando qualcuno dalle parti del Partito Democratico ha finalmente pronunciato parole di sinistra, proponendo di tassare i patrimoni immobiliari dei ricchi (dei pochi ricchi che ci sono nel Paese che, chissà perché, sono protetti da una schiera di non ricchi che si agitano con loro), in Italia si è levato il solito strepito di chi vede comunisti dappertutto, di chi grida al golpe senza mai avere letto della tassazione progressiva scritta nella Costituzione e ha giocato a dipingere Letta (e tutti quelli che erano d’accordo su un incremento dell’imposta di successione sui patrimoni superiori al milione di euro) come un politico “fuori dal tempo” e “fuori dalla storia”.

    C’è da dire che la crociata difensiva dei ricchi, come accade quasi sempre, è funzionata benissimo e si potrà seppellire l’argomento per un po’, fino alla prossima volta, quando si troverà un altro buon motivo, uno qualsiasi, per dire che “non è ora il tempo di parlarne” e “ci sono altre priorità”.

    Eppure basterebbe trovare un paio di minuti per leggere le notizie che arrivano dagli Stati Uniti, da quel presidente Biden che non è certo un rivoluzionario zapatista, per rendersi conto che ciò che qui è considerato un delitto da quelle parti è il cuore della discussione politica in questo momento.

    “Non abbiamo avuto problemi a far passare un piano fiscale da 2 trilioni di dollari che è andato all’1% più ricco ma ogni volta che parlo di tagli alle tasse per la classe operaia la reazione è sempre ‘oh mio Dio cosa faremo?’. Bene, ci riprenderemo parte di quell’1% di denaro”, ha detto ieri Biden a Cleveland.

    Immaginate cosa accadrebbe qui da noi con una frase del genere. Provate anche a immaginare perché quelli che, quando torna comodo, ci portano sempre gli Usa come esempio in questi giorni siano così straordinariamente distratti.

    Biden ha in mente di andare a prendere dagli investitori più ricchi i soldi che occorrono per il suo “American Family Plan”, un progetto da oltre mille miliardi di dollari in investimenti sull’infanzia e sulla scuola. Tra le proposte c’è l’aumento della tassazione sui profitti da capitale per chi guadagna più di un milione di dollari all’anno: dal 23,8% di oggi (a cui si aggiunge il 3,8% voluto da Obama) fino al 39,6% sulle rendite. Mica roba da poco. In più c’è un progetto per alzare di 7 punti l‘aliquota sugli utili delle imprese.

    “I ricchi paghino la ripresa dei più poveri”, ha detto Biden. E ad ascoltarlo da qui sembra un’indicibile bestemmia.

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