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“Guarda che schifo che sei, vattene al tuo paese schifoso”: il video di un episodio di razzismo in Italia

Miguel Reyes Ross ha 29 anni, è nato a Santo Domingo e lo scorso 14 febbraio ha registrato un video in cui una donna anziana lo aggredisce con sputi e insulti razzisti su un autobus di Roma

Di Lara Tomasetta
Pubblicato il 12 Mar. 2018 alle 15:29

– “Guarda che schifo che sei”.

– “Io? Ma lei non vede che è una razzista?”.

– “Si tu”. (la donna anziana sputa sul ragazzo)

– “Lo vede che mi sta sputando addosso? Mi sta dando del negro, guardala eh?”; “Poi uno è cattivo eh? Mi ha sputato due volte addosso e la gente non dice nulla. Con la rumena e l’albanese che non dicono nulla”.

– “Vattene, vattene al paese tuo!”.

– “Vai menami, vai mena!” “Ha finito, si è stufata?”.

– “Schifoso”.

– “Io sono sposato con una donna italiana e ho anche un figlio di 9 anni, questa signora appena sono salito sull’autobus ha cominciato ad aggredirmi dandomi del ladro”. “Ecco l’Italia come siamo messi, e poi noi stranieri siamo delle bestie”.

Questo diverbio a sfondo razziale tra una signora anziana e un ragazzo nero è stato registrato dallo stesso protagonista, Miguel, e poi diffuso sui social media a metà febbraio ottenendo oltre 22mila visualizzazioni.

Miguel Reyes Ross ha 29 anni, è nato a Santo Domingo, ma da ben 18 anni vive in Italia. È sposato con una ragazza italiana ed i due hanno un figlio di 9 anni. L’episodio registrato e messo in rete risale allo scorso 14 febbraio e rappresenta uno degli ultimi episodi di razzismo verificatisi nel paese.

Un’inchiesta dell’associazione Lunaria, presentata a Montecitorio lo scorso ottobre, ha registrato 1.483 casi “di violenza razzista e discriminazione” tra il primo gennaio 2015 e il 31 maggio 2017.

Da gennaio 2007 ad aprile 2009, la stessa Lunaria ne aveva registrati 319. Di questi 1.483 casi, 1197 vanno alla voce violenza verbale.

Il 21 gennaio 2017, Pateh Sabally, ventiduenne gambiano, decide di suicidarsi buttandosi nel Canal Grande a Venezia; da un vaporetto in molti lo vedono dimenarsi, nessuno però si lancia per salvarlo, alcuni girano un video mentre il ragazzo affoga, qualcuno ride e dice “ueh Africa”.

A questi dati si aggiungono quelli sui crimini d’odio: secondo l’Odihr (Office for Democratic Institutions and Human Rights) dell’Osce, su 555 crimini d’odio rilevati dalle Forze dell’Ordine in Italia nel 2015, 369 erano relativi a episodi di razzismo e xenofobia.

Riportiamo di seguito gli episodi più gravi registrati negli ultimi anni in Italia:

• 31 maggio 2009, centro di Milano, pieno giorno: Mohamed Ba, 50 anni, griot, attore e educatore senegalese residente in Italia da 14 anni, viene accoltellato.

• 13 dicembre 2011, mercato di San Lorenzo a Firenze, Mor e Cheikh, immigrati anche loro dal Senegal e residenti a Firenze vengono colpiti mentre sono a lavoro.

• 29 ottobre 2017, piazza Cairoli a Roma, Kartik Chondro, un 27enne del Bangladesh viene colpito a calci e pugni.

• 3 febbraio 2018, Macerata, un uomo al volante di un’auto in corsa spara contro sei africani.

• 5 marzo 2018, ponte Vespucci a Firenze, un uomo spara e uccide Idy Dieneun uomo di origini senegalesi che si trovava per puro caso sul ponte. 

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