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Vicenza, spara dal terrazzo con una carabina e colpisce un operaio capoverdiano

Denunciato un argentino: l'uomo si è giustificato dicendo che voleva colpire un piccione

Di Marta Facchini
Pubblicato il 27 Lug. 2018 alle 11:38 Aggiornato il 29 Lug. 2018 alle 10:16

Stava lavorando su una pedana mobile, a circa 7 metri di altezza, quando ha sentito il rumore di un colpo e ha avvertito un dolore alla schiena. Ha iniziato a perdere sangue ed è stato portato all’ospedale di San Bassano di Vicenza.

È successo a un operaio, un uomo di origini capoverdiane, mentre stava montando le luminarie per la festa del paese.

La vittima è impiegato in una ditta di impianti elettrici, a Cassola, nel Vicentino.

Secondo quanto ricostruito dal Giornale di Vicenza, che ha raccontato la storia, i carabinieri sono risaliti al punto da cui è partito il colpo, il terrazzo di un’abitazione privata.

Nella casa sono state trovate munizioni e la carabina usata per il colpo che ha ferito l’operaio.

Lo sparatore è stato denunciato per lesioni personali aggravate ed esplosioni pericolose. L’indagato, un 40enne disoccupato che vive a Bassano, avrebbe sostenuto di aver voluto sparare a un piccione. Nell’appartamento non ci sarebbero elementi tali da far presupporre che dietro al gesto vi siano motivazioni di odio razziale.

La dinamica della vicenda ricorda quella dell’uomo che ha sparato con una pistola ad aria compressa a una bimba rom di un anno a Roma lo scorso 17 luglio, ferendola gravemente alla schiena.

L’uomo, Mario Arezzo, aveva sparato un colpo dal balcone della sua abitazione nei pressi di viale Palmiro Togliatti, colpendo la piccola che stava passeggiando con la madre. “Stavo provando la pistola, che si era inceppata, ed è partito un colpo per sbaglio”, aveva detto alla polizia appena era stato rintracciato.

“L’importante ora è solo la bambina, le sue condizioni. Sono distrutto ma penso solo a lei”, aveva dichiarato. La bambina si trova ora fuori pericolo ma rischia la paralisi.

La vicenda aveva suscitato l’indignazione  del capo dello Stato Sergio Mattarella, che aveva dichiarato: “L’Italia non può somigliare a un far west dove un tale compra un fucile e spara dal balcone ferendo una bambina di un anno, rovinandone la salute e il futuro. Questa è barbarie e deve suscitare indignazione”.

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