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“Il tumore è inoperabile, ti restano solo tre mesi di vita”, ma grazie alla moglie si salva

Foto di archivio
Di Clarissa Valia
Pubblicato il 12 Mar. 2019 alle 13:24 Aggiornato il 12 Mar. 2019 alle 13:25

“Il tumore è inoperabile, ti restano 3 mesi di vita”. Queste sono le parole dei medici di Milano a Flavio Angelinetta, un operaio di Dongo, un piccolo comune sul Lago di Como a cui era stato diagnosticato un tumore al fegato.

Gli avevano detto “ti restano solo tre mesi di vita”, ma da quel giorno ne sono trascorsi nove e Flavio è ancora vivo. A salvarlo è stata la moglie con il suo amore e la sua tenacia.

“Non volevo credere che non ci fosse davvero più niente da fare. Mi definirono una ‘spregiudicata’”, ha dichiarato. La donna infatti non si è fermata alla prima diagnosi e i medici dell’ospedale di Udine “Santa Maria della Misericordia” sono riusciti ad operare Flavio.

Il Messaggero Veneto ha riportato per primo la storia dei coniugi Angelinetta. La moglie ha poi trovato il contatto del professore Andrea Risaliti: “Pensi che abbiamo conosciuto il professor Risaliti grazie a un filmato di You Tube – racconta Adria, la moglie –. Dopo quello che ci era stato detto all’Istituto nazionale tumori di Milano e poi anche alla clinica Humanitas di Rozzano, due eccellenze nel settore, invece di darmi per vinta, ho cominciato a scandagliare il web. Non potevo e non volevo credere che non ci fosse davvero più niente da fare. Mi definirono una ‘spregiudicata’, affermando che non sapevo a cosa andavo incontro”.

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