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Dà da mangiare a un cane randagio che ha appena partorito: poliziotta picchiata da una 65enne

La vittima è stata anche rimproverata per il gesto da un consigliere comunale

Di Rossella Melchionna
Pubblicato il 21 Nov. 2018 alle 13:44 Aggiornato il 21 Nov. 2018 alle 13:48

Un gesto di solidarietà punito amaramente. È successo a Pedara, in provincia di Catania, dove una poliziotta del posto è stata pestata da una donna per aver dato da mangiare a un cane randagio che aveva appena partorito i suoi cuccioli.

La vicenda

Lunedì 19 novembre 2018 un’agente di polizia, in via Dante, è stata presa a calci e pugni da un’anziana di 65 anni. Il motivo: aver aiutato l’animale. Accompagnata al pronto soccorso da una collega subito dopo l’aggressione, la donna ha ricevuto 15 giorni di prognosi.

La denuncia

L’episodio è stato denunciato dal Nucleo Operativo Italiano Tutela Animali, che ha condannato quanto successo: “Un fatto inaccettabile e vergognoso, da punire nelle sedi giudiziarie competenti. Siamo vicini alla poliziotta e vogliamo offrirle tutto il supporto necessario”.

Il Noita ha poi aggiunto: “Chiederemo al sindaco di Pedara, comune noto a tutti per gli innumerevoli randagi presenti sul territorio, cosa sta facendo per fermare l’annoso fenomeno del randagismo e contestualmente chiederemo all’Assessorato Regionale competente di intervenire con la propria Asl veterinaria”.

La beffa

Ma la poliziotta, dopo essere stata aggredita, è stata anche rimproverata da un membro del consiglio comunale di Pedara. L’anziana, infatti, è una familiare di un rappresentante dell’amministrazione comunale.

Lo scontro tra le due donne, comunque, ha acceso un dibattito tra gli animalisti e i residenti del paesino siculo.

Cos’è il randagismo

È randagio qualsiasi animale normalmente considerato da compagnia che vive per proprio conto, a prescindere dal fatto che sia stato abbandonato o sia nato già in condizioni di randagismo.

Poiché tale fenomeno comporta anche problemi di sicurezza e di igiene pubblica, esso è regolato da diverse leggi e controllato da apposite istituzioni. In Italia, sull’argomento, è stata emanata la legge n. 281 del 1991.

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