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Salvini: “L’utero in affitto è la cosa più squallida da ipotizzare”

Di Marco Nepi
Pubblicato il 10 Mar. 2019 alle 19:16 Aggiornato il 10 Mar. 2019 alle 19:19

L’utero in affitto è “la cosa più squallida che qualcuno possa ipotizzare”: questo il commento del ministro dell’Interno Matteo Salvini nel corso del suo intervento alla Scuola politica della Lega.

“Sono divorziato e separato ma con una convinzione netta: il bimbo ha bisogno di una mamma e di un papà”, ha affermato il leader del Carroccio, ribadendo le sue idee sulla famiglia e sull’utero in affitto.

“Non siamo un partificio, è qualcosa di abominevole che mi ricorda un’idea che mi fa accapponare la pelle come l’utero in affitto, la cosa più squallida che qualcuno possa ipotizzare”.

Il leader della Lega ancora una volta ha espresso la sua opposizione alla maternità surrogata e anche alle famiglie monogenitoriali o formate da persone dello stesso sesso.

Non a caso il ministro dell’Interno è uno dei sostenitori del ddl Pillon che tanto sta facendo discutere l’opinione pubblica fin dalla sua presentazione.

Di recente l’argomento era tornato al centro dell’attenzione mediatica, dopo che il senatore leghista aveva proposto un nuovo ddl “contro il turismo riproduttivo”, ossia contro la pratica dell’utero in affitto.

Nel disegno di legge si parla di reclusione da tre a sei anni e una multa da 800mila a un milione di euro per “chiunque, in qualsiasi forma, realizza, organizza o pubblicizza la commercializzazione di gameti o di embrioni o la surrogazione di maternità”.

La visione della Lega della famiglia è anche al centro del raduno della destra sovranista organizzato a Verona tra il 29 e il 31 marzo 2019.

A proporre l’evento è stato il ministro per la Famiglia Lorenzo Fontana e il Comune di Verona con il patrocinio della Presidenza del Consiglio, della Regione Veneto e della Provincia veronese.

Al centro del raduno ci saranno temi delicati come l’abolizione della legge 194 sull’aborto, stop ai matrimoni gay, ritorno alla “famiglia naturale” e opposizione al welfare esteso alle coppie formate da individui dello stesso sesso.

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