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Salvini: “Abbiamo le prove di contatti tra Ong e trafficanti libici”

Il ministro dell'Interno ha aggiunto che passerà le prove all'autorità giudiziaria

Di Futura D'Aprile
Pubblicato il 23 Gen. 2019 alle 18:25 Aggiornato il 11 Set. 2019 alle 01:27

“Abbiamo evidenze investigative su contatti telefonici tra esponenti delle Ong sulle navi e trafficanti a terra. Le passeremo all’autorità giudiziaria”.

A dirlo è Matteo Salvini, rispondendo a una domanda sull’impunità dei responsabili del traffico di uomini che sono sotto processo in Italia ma liberi in Libia. Il ministro dell’Interno ha detto di essersi impegnato a chiedere al governo libico la consegna all’Italia degli scafisti.

Non è noto quali siano queste evidenze investigative di cui parla il vicepremier.

A indagare tra le organizzazioni non governative e i trafficanti libici era stato il procuratore di Catania Carmelo Zuccaro. Nessuno dei procedimenti avviati però è mai arrivato a processo. Anche l’accusa a Msf per lo smaltimento di rifiuti della nave Aquarius non ha avuto seguito.

Durante una conferenza stampa al Viminale Salvini ha detto che in un anno i migranti ospiti delle strutture di accoglienza sono diminuiti di circa 50mila. All’inizio del 2018 erano 183mila, contro i 133mila di oggi.

Salvini ha enunciato i “successi” del suo ministero, rivendicando il fatto che per la prima volta in tanti anni, nei primi giorni del 2019 ci sono state più espulsioni che arrivi via mare. Dal 1 gennaio 2019 ci sono stati 155 sbarchi contro i 221 rimpatri e 368 respingimenti alla frontiera.

“Le domande di asilo sono state analizzate con scrupolo e i dinieghi sono passati dal 57 per cento al 78 per cento, a dimostrazione che noi proteggiamo chi scappa dalla guerra e non chi la guerra ce la porta in casa”, dice ancora Salvini.

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