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Omicidio Sarah Scazzi, Sabrina Misseri potrebbe essere scarcerata

Sabrina Misseri e Sarah Scazzi

Grazie alla Corte Europea dei diritti dell'uomo la cugina di Sarah, condannata all'ergastolo, potrebbe uscire dal carcere

Di Clarissa Valia
Pubblicato il 5 Set. 2018 alle 16:43

Gli avvocati di Sabrina Misseri e Cosima Serrano, condannate all’ergastolo per l’omicidio di Sarah Scazzi ad Avetrana, paese in provincia di Taranto, nel 2010, avrebbero fatto ricorso alla Corte Europea (Qui tutta la ricostruzione del delitto di Avetrana). sabrina misseri news scarcerata

La CEDU avrebbe infatti giudicato il ricorso dei legali di Sabrina e Cosima ammissibile perché “ci potrebbe essere qualcosa da rivedere nei tre gradi di giudizio”. La notizia è emersa in una puntata del programma Pomeriggio 5 condotta da Barbara D’Urso.  sabrina misseri news scarcerata

Sabrina Misseri che ora si trova nel carcere di Taranto a scontare l’ergastolo potrebbe quindi essere scarcerata.

“Dopo la condanna all’ergastolo, i legali di Sabrina e Cosima avrebbero fatto ricorso alla Corte Europea. E proprio la Corte Europea avrebbe giudicato ammissibile il ricorso, perché ci potrebbe essere qualcosa da rivedere nei tre gradi di giudizio”, ha detto l’inviato della trasmissione di Canale 5.

“I legali stanno aspettando anche il processo a carico di Ivano Russo per falsa testimonianza, per capire il futuro della ragazza. Inoltre da metà ottobre, Sabrina potrebbe godere di permessi premio, perché considerata una detenuta modello”.

Un’altra novità legata all’omicidio di Sarah Scazzi è la lettera scritta da Michele Misseri, lo zio di Sarah indirizzata all’inviata del programma di Barbara D’Urso.

“Cara Monica sto bene fisicamente, ma con la mia coscienza no. Io sono il vero colpevole e non Sabrina e Cosima. Io non smetto mai di scrivere loro. Ho visto la loro intervista dal carcere e quello che hanno detto è tutto vero, sono stato tanto male. So cosa ho fatto alla piccola Sara e non sono creduto da nessuno. Sono nelle mani di Dio, solo lui sa la verità”.

L’omicidio Sarah Scazzi

Il delitto di Avetrana è stato il caso di cronaca che, forse più di ogni altro, ha attirato l’interesse dell’opinione pubblica negli ultimi anni. Un delitto tutto consumato in famiglia, un intreccio mortale tra una ragazzina, sua cugina e i gli zii.

Una storia inquietante che ha visto moltissimi colpi di scena: la scomparsa di Sarah, un mese di ricerche, l’iniziale confessione di Michele Misseri che sembrava aver risolto il caso, poi le attenzioni che si sono focalizzate sulla figlia di Misseri e cugina di Sarah, Sabrina, il processo e la condanna all’ergastolo. sabrina misseri news scarcerata

La scomparsa di Sarah Scazzi

Il 26 agosto 2010 la 15 enne Sarah Scazzi ha un appuntamento con la cugina Sabrina Misseri nelle prime ore del pomeriggio per fare una gita al mare. Sarah esce di casa ma, apparentemente, non raggiunge mai casa Misseri, distante solo poche centinaia di metri.

Dopo poche ore viene denunciata la sua scomparsa. Il caso attira subito l’attenzione dei media: dove è finita Sarah? Inizialmente si pensa a una fuga volontaria o a un rapimento.

Tra le persone che si prodigano maggiormente non solo nelle ricerche, ma anche negli appelli in televisione, ci sono lo zio di Sarah, Michele Misseri, e la cugina della ragazza, Sabrina Misseri.

Per un mese le ricerche vanno avanti in maniera infruttuosa finché, il 29 settembre 2010, Michele Misseri denuncia il ritrovamento del cellulare di Sarah nella campagna di Avetrana.

La circostanza insospettisce subito gli inquirenti: possibile che a ritrovare il cellulare sia stato proprio lo zio della ragazza scomparsa? La famiglia Misseri, in realtà, fin dall’inizio era finita nel mirino degli investigatori.

Sarah doveva andare proprio a casa loro quel pomeriggio. Nell’abitazione vengono messe delle cimici per captare eventuali conversazioni compromettenti, ma nulla di rilevante accade fino al ritrovamento del cellulare.

Leggi anche: Delitto di Avetrana, la ricostruzione completa della storia

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