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Cosa è successo l’11 marzo nel mondo

Un riassunto semplice e chiaro di quello che è successo oggi nel mondo

Di TPI
Pubblicato il 11 Mar. 2016 alle 16:42

Irlanda: il Parlamento irlandese, frammentato dai risultati delle elezioni del 26 febbraio 2016, non riesce a nominare il nuovo primo ministro per formare un governo. L’ex premier Enda Kenny aveva l’appoggio del suo partito di centro sinistra, il Fine Gael e dei laburisti, ma ieri non è riuscito a ottenere la fiducia del parlamento, con soli 57 voti a favore e 94 contrari. 

– Europa: il Parlamento europeo ha votato una risoluzione non vincolante per sospendere la cooperazione militare con l’Egitto dopo l’omicidio di Giulio Regeni. La risoluzione raccomanda la sospensione degli aiuti militari in Egitto alla luce del “rapimento, la tortura e l’uccisione selvaggia” di Regeni al Cairo. La risoluzione è stata approvata dalla maggioranza degli stati membri dell’Unione europea, con 558 voti a favore, 10 contro e 59 astensioni. 

– Siria: l’opposizione siriana ha annunciato che parteciperà ai colloqui di pace fissati per il 14 marzo a Ginevra. L’Alto comitato per la negoziazione (Hnc) ha però minimizzato sulle possibilità di raggiungere effettivamente un accordo con il governo siriano. La data stabilita per i colloqui promossi dall’inviato speciale delle Nazioni Unite per la Siria, Staffan de Mistura, coincide con la vigilia del quinto anniversario dell’inizio del conflitto, scoppiato il 15 marzo 2011. 

– Italia: il 10 marzo del 2016 l’azienda italiana produttrice di caffè Lavazza ha annunciato di aver acquisito l’azienda omologa francese Carte Noire per una cifra pari a 700 milioni di euro. Il marchio italiano viene da un 2015 decisamente positivo sul mercato, con un fatturato pari a 1,4 miliardi di euro e con una crescita che lascia prevedere, entro il 2020, il raggiungimento dei 2 miliardi di euro.

– Germania: un enorme murale di 120 metri quadrati che raffigura Aylan Kurdi, il bambino siriano morto su una spiaggia turca nel settembre del 2015, è stato disegnato sulle rive del fiume Meno, a Francoforte. L’immagine del suo piccolo corpo riverso sulla riva del mare aveva fatto il giro del mondo, suscitando la solidarietà per la sorte dei migranti in fuga dalla guerra e della povertà. Aylan era morto annegato insieme alla madre e al fratello nel tentativo di raggiungere l’Europa. 

– Russia: l’ex ministro delle comunicazioni russo, Mikhail Lesin, trovato morto in una stanza d’albergo di Washington l’anno scorso, non è stato colpito da un infarto ma è stato ucciso, lo hanno rivelato le autorità statunitensi che hanno indagato sul caso. L’autopsia avrebbe rivelato profonde ferite da corpi contundenti alla testa dell’uomo, anche se le cause del decesso e le circostanze della morte restano ancora da chiarire. 

– Sud Sudan: il governo del Sud Sudan ha portato avanti una “politica della terra bruciata” con stupri, saccheggi e l’uccisione di civili negli ultimi tre anni. Lo ha reso noto un rapporto delle Nazioni Unite pubblicato l’11 marzo 2016. “Il rapporto contiene i racconti strazianti di civili sospettati di sostenere l’opposizione, compresi i bambini e disabili, uccisi e bruciati vivi, soffocati, impiccati agli alberi o tagliati a pezzi”, ha detto l’ufficio delle Nazioni Unite per i diritti umani. 

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