Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Menu
Home » News

I giovani non chiedono il reddito di cittadinanza

Di Laura Melissari
Pubblicato il 20 Mar. 2019 alle 13:12

Le domande presentare fino a ora per il reddito di cittadinanza sono molte meno di quelle previste. Secondo i dati del Sole 24 Ore, basati sulle sole domande pervenute ai Caf dal 6 al 15 marzo, oltre la metà dei richiedenti sono di regioni del Sud (il 55 per cento), il 23 per cento del Nord e il 21,4 per cento dal Centro Italia.

L’analisi del quotidiano economico è stata fatta su 63.814 domande.

Il numero totale delle domande presentate a oggi è 293.062, di cui 140mila ai Caf. È difficile che entro fine marzo si raggiunga il numero di 1,3 milioni di famiglie aventi diritto, come aveva previsto il presidente dell’Inps, Pasquale Tridico.

Un dato forte che emerge dall’analisi delle domande presentate ai Caf, è quello dell’età dei richiedenti: solo il 6,7 sono giovani sotto i 30 anni.

L’82,5 per cento dei richiedenti sono persone tra i 30 e i 67 anni, mentre solo il 10 per cento sono over 67.

Il 15 per cento dei richiedenti sono invece cittadini stranieri. Di questi, 585 sono cittadini romeni, 514 marocchini e 327 provengono dall’Albania e a seguire le altre nazionalità.

Intanto c’è da precisare che alcune domande presentate debbano essere integrate o aggiornate in seguito alle modifiche al decretone subite in commissione alla Camera. Tra questi vi sono i cittadini stranieri extra Ue, che dovranno integrare la domanda con una ulteriore certificazione della situazione economica rilasciata dal proprio paese di origine.

Secondo i dati ufficiali forniti dal ministero del Lavoro la Campania è la regione che ha presentato più domande in assoluto: oltre 20mila.

Il decreto del reddito di cittadinanza prevede che gli over 26 possano essere considerati un nucleo familiare a sé se non vivono più con i genitori, anche se sono ancora a loro carico. Eppure, nonostante questo, sono pochi gli under 30 che hanno chiesto il sussidio.

Paolo Conti, direttore del Caf Acli, ha detto al Sole 24 ore che “gli under 30 risulteranno più spesso inseriti nel nucleo familiare dei genitori, e quelli che fanno nucleo a sé hanno già probabilmente una fonte di reddito e quindi non presentano la domanda”.

Leggi l'articolo originale su TPI.it
Mostra tutto
Exit mobile version