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Una professoressa albanese ha corretto Salvini: “La lettera di minacce non è stata scritta da noi, ti spiego perché”

Enkelejda Shkreli in Abania è stata anche parlamentare per due legislature

Di Clarissa Valia
Pubblicato il 6 Dic. 2018 alle 10:52 Aggiornato il 6 Dic. 2018 alle 10:53

Il ministro dell’Interno Matteo Salvini il primo di dicembre ha condiviso sui suoi canali social una presunta lettera di minacce recapitatagli, scritta tra l’altro in un italiano stentato.

“Letterina di minacce, soprattutto alla grammatica italiana, arrivata al ministero… Si tira dritto, baci e abbracci! Sabato prossimo, 8 dicembre alle 11 a Roma in piazza del Popolo, risponderemo con i sorrisi di un mare di italiani perbene!”, aveva scritto Salvini su Twitter.

Sulla busta si legge: “Per Matteo Salvini, Lega. Roma”. Nel testo della lettera è riportato invece: “Per Matteo Salvini. Finocchio Salvini, ai (sarebbe hai, ndr) 3 albanesi puntati su di te. Sarai giustiziato. Sei diventato un maiale frocio cornuto”.

Salvini aveva ricevuto diversi messaggi di sostegno e supporto in seguito a questo episodio. Ma una professoressa albanese del dipartimento di Lingue dell’Alma Mater di Bologna si è sentita in dovere di intervenire per correggere il vicepremier.

“Noi non facciamo quel tipo di errori grammaticali”, sostiene la professoressa. E con “noi” Enkelejda Shkreli intende proprio la comunità albanese.

Enkelejda Shkreli in Abania è stata anche parlamentare per due legislature.

Secondo la professoressa Shkreli la lettera indirizzata al ministro dell’Interno non è stata scritta da un albanese. Enkelejda Shkreli lo sa perché in qualità di linguista sa molto bene quali sono gli errori grammaticali su cui inciampano gli albanesi quando parlano o scrivono in italiano.

La professoressa ha scritto una lettera per difendere la comunità albanese che Salvini aveva preso di mira. Attraverso il sito albanianews.it, Shkreli ha scritto la sua lettera indirizzata al vicepremier in cui segnala l’errore di attribuzione delle colpe.

“Ho notato sul timbro della busta ‘Bologna’, e allora visto che sono albanese e vivo a Bologna, mi sono sentita due volte chiamata in causa. E non solo, ma siccome non c’è due senza tre, tu menzionavi la grammatica ed io sono linguista, anzi sociolinguista, allora scatta il tre e ti rispondo”.

La professore spiega “Un albanese quando sbaglia la grammatica dell’Italiano, sbaglia sulle doppie o sugli articoli. L’errore ‘ai’ per ‘hai’, è tipico dell’italiano popolare”. Tipico di “un italiano incolto che ha il dialetto per madrelingua”.  Nella lettera “le doppie sono tutte regolari, così come sono regolari anche gli articoli”.

Secondo Shkreli, anche l’utilizzo da parte di un albanese di alcune espressioni come “l’italianissima locuzione ‘puntati su di te’. No caro, non è una locuzione nostrana, è vostrana”.

E aggiunge, “la metafora del ‘maiale cornuto’ non è dell’albanese, e non fa parte nel nostro linguaggio di imprecazione o rabbia”.

La lettera per Salvini si chiude così: “Non sarà mica una lettera pubblicata in modo irresponsabile a disturbare una convivenza di duemila anni e passa tra i due popoli. No sicuramente! Ti consiglierei di leggere un po’ più di Sociolinguistica nel tempo libero. È una disciplina che rende l’uomo migliore di quanto sia”.

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