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Pomigliano, trovata in un parco pubblico la “tartaruga azzannatrice”

Credit AFP PHOTO/Rodrigo BUENDIA / AFP PHOTO / RODRIGO BUENDIA

I carabinieri hanno recuperato un esemplare di Chelydra serpertina, animale considerato pericoloso e di cui è vietata la detenzione

Di Enrico Mingori
Pubblicato il 6 Apr. 2018 alle 11:51 Aggiornato il 6 Apr. 2018 alle 11:55

A Pomigliano d’Arco, in provincia di Napoli, è stato trovato in una villa comunale un esemplare di Chelydra serpertina, una tartaruga considerata pericolosa, ribattezzata come la “tartaruga azzannatrice”.

I carabinieri forestali del nucleo per la tutela delle specie di flora e fauna selvatiche in via d’estinzione di Napoli l’hanno recuperata nel parco pubblico Giovanni Paolo II in seguito ad alcune segnalazioni.

La tartaruga è inclusa nell’elenco degli animali considerati dalla legge come pericolosi per la pubblica incolumità, dei quali è vietata la detenzione. I suoi morsi possono staccare le dita a una persona adulta.

Originaria del Nord America, la Chelydra serpertina è una delle tartarughe d’acqua dolce più grandi: il suo carapace, la parte superiore del guscio, può raggiungere i 48 centimetri e il suo peso varia dai 4,5 ai 6 chili, ma alcuni esemplari allevati in cattività sono arrivati a pesare 34 chili.

L’animale predilige le acque stagnanti o a corso lento con fondo melmoso e ricche di vegetazione. Manifesta la propria aggressività in particolare quando è fuori dall’acqua.

I carabinieri stanno indagando per verificare se la tartaruga era detenuta illegalmente e sia stata abbandonata.

L’animale, che in un primo momento è stato portato in un poliambulatorio veterinario di Pomigliano, successivamente è stato trasferito allo zoo di Napoli.

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