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    Audio | Un poliziotto francese minaccia un migrante alla frontiera con l’Italia: “Ti distruggo, non provare a tornare”

    Un ragazzo del Mali è riuscito a catturare l’audio di un agente di frontiera francese al posto di blocco di Monginevro che lo aggredirebbe con minacce insulti

    Di Lara Tomasetta
    Pubblicato il 1 Ott. 2018 alle 13:14 Aggiornato il 10 Set. 2019 alle 23:52

    “Ti distruggo, non provare a ripassare in Francia altrimenti ti teniamo in caserma tutta la notte e domani mattina ti rimandiamo in aereo in Libia… sai che qui funziona così”.

    Queste sono le parole registrate da un ragazzo del Mali che è riuscito a catturare l’audio di un agente di frontiera francese al posto di blocco del Monginevro.

    Il ragazzo ha denunciato il presunto furto di 800 euro, che secondo il maliano gli sono stati sequestrati dalla polizia di fontiera.

    Secondo quanto riferiscono i migranti respinti in Italia, a Bardonecchia e Claviere le persone fermate dai gendarmi francesi vengono perquisite, verrebbe sequestrato loro quanto di valore portano con loro, e vengono respinte collettivamente in Italia, senza analizzare i singoli casi e senza la presenza di mediatori e traduttori come imporrebbe la legge.

    (In questo articolo il nostro speciale sulla rotta dei migranti che tentano di superare il varco)

    L’audio è stato diffuso dagli attivisti del “rifugio autogestito Chez Jesus” e dalla rete informale Briser le Frontières e risale a un episodio accaduto ad agosto di quest’anno.

    “Ero nel bosco quando la polizia mi ha fermato”, spiega agli agenti del posto di blocco il ragazzo tornato indietro per chiedere conto dei suoi soldi.

    “E il tuo portafoglio era con te?”, chiede un agente.

    “Era là con tutti i miei soldi”, risponde il migrante.

    “Fai molta attenzione a quello che dici. Questa cosa potrebbe finire molto male per te, ti sto avvisando, se accusi la polizia di furto, stai attento. Se accusi la polizia di furto stanotte la passi qui e domani sei in aereo. Ed è un volo per Tripoli. Parigi-Tripoli”.

    Dopo questo scontro nell’audio si sentono dei rumori, difficili da identificare, cui seguono le parole di un agente che dice: “va meglio adesso? O pensi ancora che siamo dei ladri?”.

    Il ragazzo risponde: “ok, scusate, va bene”. Ma l’agente insiste: “Ascoltami bene, dì ancora una volta che sono un ladro e ti butto qua dentro, capito?”.

    I due agenti francesi del posto di blocco del Monginevro non danno la possibilità al ragazzo di fare denuncia né tanto meno contattare un avvocato e reagiscono con minacce, strattoni e insulti.

    Il maliano, ormai privo dei suoi risparmi, decide di tornare indietro. Ma non è detto che non provi nuovamente a superare la frontiera per raggiungere la Francia.

    È la rotta dei migranti che vogliono lasciare l’Italia e sanno che percorrendo pochi chilometri a piedi possono arrivare in Francia, in quella che alcuni considerano la seconda casa, il paese deputato ad accoglierli.

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