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Assemblea Pd, Paolo Gentiloni è il nuovo presidente: “Il nuovo inizio avrà bisogno di un nuovo Pd. Zingaretti sarà leader di una squadra”

Credit: ANSA / ANGELO CARCONI - CLAUDIO PERI

L'ex presidente del Consiglio è stato eletto con soli 86 astenuti, Anna Ascani e Deborah Serracchiani nominate vicepresidenti

Di Anna Ditta
Pubblicato il 17 Mar. 2019 alle 13:02 Aggiornato il 17 Mar. 2019 alle 13:15

L’ex presidente del Consiglio Paolo Gentiloni è stato eletto nuovo presidente dell’Assemblea Pd, durante la plenaria che si è tenuta oggi all’hotel Ergife di Roma, durante la quale Nicola Zingaretti è stato proclamato segretario.

Gentiloni è stato eletto all’unanimità, con 86 astenuti, e subentra a Matteo Orfini.

Anna Ascani e Deborah Serracchiani sono state nominate da Paolo Gentiloni vice presidenti dell’Assemblea del Partito Democratico. Luigi Zanda è stato eletto invece nuovo tesoriere.

Durante il suo discorso, Zingaretti ha proposto l’ex presidente del Consiglio per la presidenza dell’Assemblea.

“Il Pd non solo non crolla, ma ricomincia a crescere”, ha detto il nuovo segretario. “Le menzogne della destra, le promesse senza ritegno, la ricerca dei nemici esterni non reggeranno di fronte ai fallimenti della loro azione”.

“Difenderemo l’Italia dai rischi di una involuzione anche rispetto all’ispirazione unitaria. Dobbiamo diventare il baricentro di una riscossa repubblicana. Con questo spirito avanzo all’assemblea la proposta di candidatura alla presidenza dell’assemblea di Paolo Gentiloni”.

“Propongo che ci sia un vice segretario indicato anche da chi non ha vinto il congresso”, ha detto inoltre Zingaretti.

Gentiloni presidente Pd: il discorso in Assemblea

“Un ringraziamento e un augurio alle delegate, ai delegati e a questa assemblea che avrò onore di presiedere: non è una assemblea di reduci, di scampati a un naufragio. È una assemblea consapevole di avere sulle proprie spalle la responsabilità di un nuovo inizio”, ha detto Paolo Gentiloni, neo eletto presidente della Assemblea Pd.

“Zingaretti sarà leader di una squadra, protagonista di una avventura collettiva. Il nuovo inizio avrà bisogno di un nuovo Pd, che non nasce sull’abiura del passato, ma dalla consapevolezza che questo nuovo inizio ci impone riflessioni, obiettivi ambiziosi, programmi nuovi e alleanze per l’alternativa. Se ci accingessimo a questa fatica con l’idea del mito di Sisifo, faremmo un grave errore. Ci prenderemo le nostre responsabilità ma con una alleanza nuova e con una nuova visione della nostra società e del futuro dell’Italia”, ha aggiunto Gentiloni.

“Le elezioni del prossimo 26 maggio saranno un appuntamento con la Storia. Ci dobbiamo andare con l’ambizione di costruire una lista in grado di competere con la Lega di salvini, questo è l’obiettivo per le elezioni europee. Penso che c’è un clima fra di noi che può consentire questo sforzo, darò il mio contributo, sono sempre stato convinto che quello che importa tra di noi è fare un gioco di squadra e il contributo che ciascuno di noi può dare. Non è per buonismo, non per ‘volemose bene’: a me piace un partito in cui ci sono posizioni e idee diverse, ma questo partito deve avere in testa che si fa un partito per il Paese e per vincere le prossime elezioni, non un partito per guadagnare posizioni personali”, ha concluso Gentiloni.

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